Africa ExPress
Johannesburg, 5 ottobre 2015
Oscar Pistorius deve rimanere in galera. Una commissione di revisione del National Council on correctional services, ha negato gli arresti domiciliari all’atleta, che il giorno di San Valentino del 2013 ha ucciso “per errore” la sua fidanzata Reeva Steenkamp. Nell’ottobre dello scorso anno era stato condannato a cinque anni di detenzione per omicidio colposo.
La legge sudafricana prevede che un detenuto “non pericoloso” debba espiare solo un sesto della pena inflitta in carcere. In un primo momento la commissione aveva espresso parere favorevole alla scarcerazione dell’ex-atleta , ma alcune ONG femminili, in particolare The Progressive Women’s Movement of South Africa (PWMSA) non hanno visto di buon occhio il fatto che venissero concessi gli arresti domiciliari a Pistorius. Hanno presentato una petizione al ministro della giustizia sudafricano, Michael Masutha, che pochi giorni prima della liberazione del campione, prevista per la fine di agosto, dopo dieci mesi di detenzione, ha chiesto alla commissione di riesaminare la propria decisione.
Oggi la commissione di revisione si è finalmente riunita; non ha voluto prendere decisioni affrettate e ha rinviato nuovamente il fascicolo al Consiglio sulla libertà sulla parola.
Bisognerà attendere il 3 novembre 2015, data del processo d’appello, che potrebbe condannare “l’uomo più veloce senza gambe” a una pena ben maggiore.
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