Speciale per Africa ExPress
Cornelia I. Toelgyes
Quartu Sant’Elena, 31 agosto 2015
Sono almeno trentotto le ragazze che hanno perso la vita il 28 agosto in un terribile incidente stradale che si è verificato sulla strada che collega Mbabane, capitale dello Swaziland, a Manzini, la seconda città per ordine di grandezza e importante centro economico del Paese. Una ventina le giovani ferite, alcune in modo grave, sono state ricoverate al Raleigh Fitkin Memorial Hospital di Manzini.
“Le ragazze, una cinquantina, erano stipate sul pianale del camion come degli animali – ha riferito un testimone oculare che ha prestato i primi soccorsi, citato da sito sudafricano ENCA – . Ci aspettavamo un simile terribile incidente prima o poi”, ha aggiunto.
Le giovani vergini erano dirette al “Reed dance festival”, durante il quale ogni anno si esibiscono, spesso in topless, decine di migliaia di ragazze davanti alla famiglia reale. Una specie di sfilata delle “più belle del Paese”, che permette al re Mswati III, l’unico monarca assoluto dell’Africa ancora al potere, di scegliere ogni anno una nuova consorte. Attualmente è marito di quattordici mogli. Il festival è considerato l’evento dell’anno e dura otto giorni.
Le ragazze viaggiavano su un camion aperto. Al momento della collisione con un altro mezzo, molte di loro sono state catapultate fuori. Il conducente dell’autocarro è stato arrestato per negligenza.
Alcuni gruppi di difensori per i diritti umani, in particolare lo “Sawziland Solidarity Network” (SSN) ritengono che questo spettacolo sia antiquato e sessista. Affermano che la polizia ha cercato di nascondere questo grave incidente, giornalisti e fotografi hanno incontrato non poche difficoltà per poter scattare le foto sul luogo della sciagura. Chiedono che venga dato un risarcimento alle famiglie delle ragazze da parte della casa reale.
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Mswati III, che ha frequentato l’International College a Sherborne in Gran Bretagna, durante il suo discorso alla Fiera internazionale di Mazini, ha ricordato la tragedia, porgendo le sue condoglianze ai congiunti e ha sottolineato che sta predisponendo un indennizzo per i familiari delle vittime.
L’ex- colonia britannica conta solamente 1 milione e 250 mila i abitanti. Il reddito annuo pro capite supera di poco i tremila dollari. Un Paese povero, che vanta il triste primato di avere la più alta incidenza di infezione HIV al mondo. L’aspettativa di vita è inferiore ai quarantanove anni.
Cornelia I. Toelgyes
corneliacit@hotmail.it
@cotoelgyes
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