Bimba kamikaze: i Boko Haram colpiscono anche in Camerun, 19 morti

Speciale per Africa ExPress
Cornelia I. Toelgyes
Quartu Sant’Elena, 26 luglio 2015

Non c’è tregua nel nord del Camerun, che da qualche settimana sembra essere il bersaglio prescelto da militanti della setta Boko Haram.  Ieri sera intorno alle 19.00 un nuovo attacco suicida a  Maroua, capoluogo della regione dell’estremo nord del Camerun, sono state ammazzate almeno diciannove persone. I feriti sono una sessantina. Testimoni oculari riferiscono che due kamikaze, una poco più che bambina, si sarebbero fatti esplodere nelle immediate vicinanze di un bar molto frequentato nel quartiere “Pont Vert” della città.

Bomba al mercatoBomba al mercato

Solo pochi giorni fa, mercoledì 22 luglio, un attentato simile, sempre a Maroua. Nel primo pomeriggio due giovani donne kamikaze (una di loro un’adolescente), si sono fatte esplodere contemporaneamente: la prima vicino al mercato più importante della città, la seconda in una via poco distante. Tredici morti e numerosi feriti, tra loro molti versano in grave condizioni.

Mappa con MarouaMappa con MarouaIl ministro della Difesa camerunense, Edgar Alain Mebe Ngo’o, si è recato a Maroua il giorno seguente, giovedì scorso per presiedere una riunione sulla sicurezza e per fare il punto della situazione sulla crisi in atto. Sono state varate nuove disposizioni – compreso lo stato di massima allerta – che però non sono valse a nulla: ieri sera i terroristi jihadisti hanno colpito nuovamente.

Dopo il terzo attentato nel giro di due settimane (il primo è avvenuto a Fotokol, al confine con la Nigeria il 12 luglio  http://www.africa-express.info/2015/07/13/nigeria-nuova-ondata-di-attentati-boko-haram-di-nuovo-sul-piede-di-guerra/), il Camerun tutto, ma in particolare gli abitanti di Maroua, sono terrorizzati e da qui un’immediata reazione del governo camerunense. Tramite il ministro dell’informazione Tchiroma Bakary, ha diramato un appello alla popolazione, invitandola alla calma. Inoltre chiede la massima collaborazione con le forze dell’ordine.

Sempre più spesso i sanguinari terroristi mettono in campo ragazze e ragazzine, usate come vere e proprie armi, bombe appunto. Giovanissime, a volte addirittura ancora bambine, addestrate all’obbedienza e alla sottomissione più totale.

Cornelia I.Toelgyes
corneliacit@hotmail.it
@cotolgyes

maxalb

Corrispondente dall'Africa, dove ho visitato quasi tutti i Paesi

Recent Posts

Maratona di Boston: nuovo strepitoso trionfo dei runner kenyani

Dal Nostro Corrispondente Sportivo Costantino Muscau 23 aprile 2025 John Korir sedeva ancora sui banchi…

14 ore ago

“Giù le mani dall’Africa”: i viaggi del Papa nel continente

Speciale per Africa ExPress Cornelia I. Toelgyes 22 aprile 2025 L’Africa piange Papa Francesco.  E…

2 giorni ago

E’ morto l’ultimo baluardo contro le guerre: Francesco, il Papa che ha tentato di riformare la Chiesa

Dalla Nostra Vaticanista Emanuela Provera 21 aprile 2025 The English version is here Nato nel…

3 giorni ago

The last bulwark against wars has died: Francis, a Pope who tried to reform the Catholic Church

From Our Vatican Correspondent Emanuela Provera April 21, 2025 La versione in italiano si trova…

3 giorni ago

Guerre e propaganda: l’informazione è un diritto che ci vogliono togliere

EDITORIALE Massimo A. Alberizzi Milano, 18 aprile 2025 Da un po' di tempo continua ad…

5 giorni ago

USA schiera cacciabombardieri a Diego Garcia pronti a attaccare Teheran

Speciale per Africa ExPress Cornelia I. Toelgyes 18 aprile 2025 Due settimane fa una ventina…

6 giorni ago