Speciale per Africa ExPress
Cornelia I. Toelgyes
Quartu Sant’Elena, 13 luglio 2015
Sembra che in questi ultimi giorni molte cellule silenti di Boko Haram si siano risvegliate contemporaneamente. Fonti militari riferiscono che sabato un commando di presunti militanti della setta jihadista è penetrato nella prigione di Diffa, nel sud del Niger, per liberare alcuni loro compagni i carcere. Tre terroristi e un militare sono stati uccisi durante l’assalto. Una volta respinto l’attacco, sono fuggiti, probabilmente in città. “Li stiamo cercando” – ha dichiarato una fonte militare, mentre un’altra fonte, sempre dell’esercito, sostiene che si tratti di militanti residenti a Diffa. “Nessuno li ha visti entrare in città”.
Domenica scorsa, 12 luglio, due kamikaze si sono fatti saltare in aria a Fotokol, nel nord del Camerun. Decine di civili e un soldato del Ciad sono rimasti uccisi. La prima esplosione è avvenuta subito dopo il tramonto in un bar, situato vicino a un campo delle forze speciali camerunensi (BIR). Il locale era pieno di avventori che stavano cenando dopo il calar del sole, come prevede il mese santo del ramadan.
Il secondo terrorista sucida ha azionato la sua micidiale cintura esplosiva quando i militari della vicina base si sono avvicinati al bar per portare i primi soccorsi.
Secondo un giornale locale, “L’Oeil du Sahel”, i due kamikaze indossavano il burqa; un attacco simile è avvenuto il giorno prima, sabato 11 luglio 2015 a N’Djamena, la capitale del Ciad, che dista solo 60 chilometri da Fotokol (http://www.africa-express.info/2015/07/11/kamikaze-boko-haram-al-mercato-centrale-di-ndjamena-17-morti-e-decine-di-feriti/).
Un fine settimana di fuoco dunque, nel vero senso della parola, ma la nuova settimana non è iniziata meglio. Questa mattina un’altra autobomba è esplosa in un bus all’altezza del principale check-point di Maiduguri, capitale del Borno State, nel nord-est della Nigeria, uccidendo un membro della “Nigeria’s civilian joint task force “ (JTF). Notizia confermata da fonti militari e dalla stessa JTF.
Furente dopo quest’ultima massiccia ondata di offensive da parte dei terroristi, questa mattina il presidente della Nigeria, Muhammadu Buhari, ha silurato tutti capi della difesa (esercito, marina, aviazione). Il loro licenziamento era nell’aria da tempo. Buhari aveva già aspramente criticato la loro incapacità di contrastare i terroristi di Boko Haram.
Cornelia I. Toelgyes
corneliacit@hotmail.it
@cotoelgyes
Nella foto in alto un attentato, in basso il presidente Muhammadu Buhari