Dal Nostro Corrispondente
Arturo Rufus
Nairobi, 23 giugno 2015
Uno dei più importanti ufficiali dell’esercito ruandese, il generale Emmanuel Karenzi Karake, capo dello spionaggio del piccolo Stato africano, è stato arrestato a Londra in ottemperanza a un mandato di cattura internazionale emesso dai giudici spagnoli. L’ufficiale, che ha 54 anni, era ricercato per crimini di guerra contro i civili. I magistrati britannici, dopo averlo interrogato e avergli letto i capi di imputazione sabato scorso, anno confermato il suo arresto, almeno fino alla prossima udienza, prevista per domani, giovedì.
Karake, di etnia tutsi, ha partecipato, come comandante del Rwandan Patriotic Front (RPF) alla guerra del 1994 contro la dittatura, dominata dagli hutu, di Juvenal Habyarimana. Negli anni successivi ha combattuto in Congo-K dopo il genocidio del 1994, durante il quale furono uccisi almeno 800 mila tutsi e hutu moderati. Un giudice iberico nel 2008 l’ha accusato, come capo dell’intelligence ruandese di aver ordinato l’omicidio di tre spagnoli che lavoravano per l’organizzazione Médicos del Mundo. Ma quello di Karake non è l’unico nome che compare nel mandato di cattura emesso a Madrid. In quel documento ci sono altri 40 nomi.
Ma Kerake è stato vicecomandante della missione ibrida Nazioni Unite/Africa Union in Darfur (UNAMID) che ha lasciato nel 2009. La sua nomina aveva provocato le proteste di Human Rights Watch che in quell’occasione l’aveva accusato di aver ordinato attacchi contro i civili durante la guerra combattuta tra Ruanda e Uganda in Congo-K all’inizio degli anni 2000. Era giunto a Londra per affari da qualche giorno e secondo il suo avvocato non era la prima visita nella capitale britannica.
Jordi Palou-Loverdos, l’avvocato di nove vittime spagnole uccise dai ruandesi ha espresso al al Guardian la speranza che Karenzi Karake sia consegnato ai giudici per essere processato, “con un processo leale e giusto”.
Ma fonti riservate contattate da Africa ExPress a Johannesburg, hanno aggiunto: “Qui in Sudafrica sono stati ammazzati alcuni dissidenti ruandesi. In particolare il giorno di capodanno del 2014 è stato trovato strangolato nella sua camera d’albergo, il generale Patrick Karegeya, ex capo dell’intelligence esterna ruandese, fuggito dal suo Paese perché accusato di aver complottato contro il presidente Paul Kagame. Gli assassini non sono mai stati individuati. Un altro ufficiale in esilio, il generale Patrick Nyamvumba, che ha comandato la missione internazionale UNAMID in Darfur, nel 2009, ha subito un attentato da cui si è salvato per miracolo. Ebbene siamo certi che Kerenzi Karake, arrestato a Londra ne sa qualcosa. Speriamo che anche i nostri giudici si muovano”.
Arturo Rufus
arturo.rufus7@gmail.com
Nella foto in alto il generale Emmanuel Karenzi Karake, in basso il generale Patrick Nyamvumba
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