Speciale per Africa ExPress
Cornelia Isabel Toelgyes
Quartu Sant’Elena, 15 maggio 2015
Il ministro dell’energia e dell’acqua del Benin, Bethelemy Kassa, ha rimesso ieri il suo mandato al presidente, Thomas Boni Yayi, dopo lo scandalo scoppiato qualche giorno fa. Quattro milioni di euro si sono come volatilizzati, spariti nel nulla: è la somma, donata dall’Olanda nell’ambito di un programma pluriennale per la depurazione dell’acqua potabile.
In un comunicato, diffuso l’8 maggio scorso, l’ambasciatore olandese, Jos van Aggelen, accreditato nell’ex-colonia francese, ha spiegato: “L’accordo di finanziamento prevede un audit di performance tecnico e finanziario annuale. Il rapporto finanziario del 2014 ha rilevato alcune anomalie e malversazioni gravi nel programma, da parte del Ministero dell’energia e dell’acqua”.
La vice-ministro allo sviluppo dei Paesi Bassi, Lilianne Ploumen, in base a quanto emerso, ha sospeso i finanziamenti già stanziati per sostenere i progetti nel Benin. Il governo olandese è il maggiore finanziatore di questo Paese dell’Africa occidentale. Nel 2013 anche la Danimarca ha interrotto la cooperazione bilaterale con il Benin per gli stessi motivi: cattiva gestione dei fondi donati.
Già all’inizio di aprile il governo beninese era stato messo al corrente della cattiva gestione dei fondi, dunque non può fare finta di niente e già allora Komi Kountché, ministro delle Finanze, aveva promesso formalmente che avrebbe adottato i provvedimenti necessari per chiarire l’ammanco di denaro.
Al momento attuale il direttore generale del Ministero dell’energia e dell’acqua, il suo vice e il direttore delle risorse finanziarie e materiali del Ministero delle finanze e altri tre alti funzionari sono stati arrestati.
“Sono state effettuate delle spese senza autorizzazioni, società di recente creazione si sono viste accreditare somme ingenti sui loro conti bancari e i soldi destinati al progetto sono spariti nel nulla. Bisogna mettere fine a questa frode. Quando è troppo è troppo”, ha dichiarato il ministro degli esteri olandese, Bert Koenders.
Intanto soldi e progetto sono congelati e a farne le spese è sempre la popolazione. Ma a chi importa? In Africa due cose sono ormai endemiche: la malaria e la corruzione. Per la prima la ricerca non si arrende. Gli scienziati sono sulla buona strada per sviluppare un vaccino. Quando si troverà un rimedio per placare la corruzione?
Cornelia Isabel Toelgyes
corneliacit@hotmail.it
@cotoelgyes
In basso la foto del ministro licenziato, Bethelemy Kassa