Somalia, attentato al bus dell’Unicef: 7 morti (4 dello staff, 2 guardie e l’attentatore)

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Speciale per Africa ExPress
Garoe, 20 aprile 2015

Lo stringer di Africa ExPress da Garoe in Somalia ci scrive:

Sono almeno sette i morti causati dalla bomba che è esplosa alle 8 di questa mattina (7 in Italia)  sul pulmino delle Nazioni Unite che stava portando il personale delle Nazioni Unite dal compound dell’ONU, dove ci sono gli alloggiamento, alla sede dell’Unicef, l’agenzia che si occupa di protezione dell’infanzia. A bordo c’erano dieci persone. Cinque di esse (quattro lavoravano pr l’Unicef) erano staff  hanno perso la vita: un afghano, due somali (tra cui l’attentatore suicida che si è fatto esplodere) e due kenioti. Gli altri due morti son le guardie che si trovavano accanto al minibus. Quattro sono anche i feriti: una donna pachistana è in gravi condizioni.

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L’attentatore non si sa come abbia fatto a salire a bordo del bus e comunque si è fatto esplodere appena usciti dal cancello del compound. Nel video, che pubblichiamo in esclusiva, si vede chiaramente che il tetto del veicolo in seguito allo spostamento d’aria è volato via.

Secondo un’altra versione non si è trattato di un attentato suicida.a bomba sarebbe stata piazzata sotto uno dei sedili e fatta detonare con un comando a distanza. Allora in killer non sarebbe morto e i quinto cadavere a bordo del bus non sarebbe stato identificato.

Lo stesso video mostra che una ragazza bianca viene estratta dalla carcassa del bus. Sarà portata in gravi condizioni all’ospedale. La zona è stata immediatamente circondata da imponenti forze di polizia e il presidente del Puntland, la regione autonoma della Somalia di cui Garoe è la capitale, Abdiweli Mohamed Ali Gas si è recato sul posto per rendersi conto personalmente della gravità dell’attentato.

Il gruppo terrorista A Shebab ha rivendicato l’attentato. In un primo tempo sembrava che a compiere il terrible gesto fosse stato  il cuoco della mensa delle Nazioni Unte che era stato licenziato qualche settimana fa.

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