Dal Nostro Corrispondente
Blessing Akele
Benin City, 29 marzo 2015 (sera)
Nessuna previsione su quando saranno comunicati
i risultati delle elezioni presidenziali in Nigeria
La nostra corrispondente, Blessing Akele,
ci ha mandato diversi SMS
avendo un black out con internet e il suo computer.
Eccoli
Sabato, 28 marzo, sera
Qui, non sarà ripristinato il collegamento internet fino a lunedì. Userò gli sms. La procedura per il voto è troppo complicata, complessa e scomoda: dalle 8 di stamattina, fino alle 13 accreditamento votanti. Dalle 13 alle 18 si è votato. La gente è stata in file sotto il sole o la pioggia per 6/8 ore. Se avessero speso quel tempo lavorando, sarebbero stati almeno pagati. Tanti non hanno PVC (Permanent Voter Card, il documento che serve per votare, ndr) e tra quelli che ce l’hanno molti non vanno al seggio:
1) per evitare eventuali atti violenti
2) perchè hanno chiesto il PVC a mo’ di carta d’identità e non già perché volessero andare a votare;
3) perché la procedura è lunga e stressante.
Intanto, permane uno stato d’assedio nel Paese. Le città sono spettrali, aspettando lunedì. C’è stato un patto tra i due candidati, il presidente uscente Goodluck Jonathan e lo sfidante Muhammadu Buhari, di non provocare violenze qualunque sia il risultato elettorale.
Non mi sento però di assicurare che l’accordo di non belligeranza sarà rispettato.
Domenica, 29 marzo, mattina
In alcune zone del Paese si vota ancora, perché ieri il processo elettorale non ha potuto essere completato. Vari i motivi: mancanza di schede, mancanza del personale che non è arrivato al seggio, difficoltà incontrate nella registrazione degli elettori. Insomma, un esercizio elettorale fallimentare. Gli osservatori europei non si sono visti da nessuna parte. La gente e i giornali si chiedono che cosa siano venuti a fare, allora.
Domenica, 29 marzo, a mezzogiorno
Il governo centrale e la Nigeria Broadcasting Commission hanno ammonito i media di non pubblicare resultati elettorali non autorizzati. Come da previsione ci sono stati diversi episodi di confusione, lettori PVC non configurati, materiali inesistenti o insufficienti, in altri casi, non si sono visti gli ufficiali INEC (Independent National Electoral Commision, l’agenzia che organizza le elezioni) oltre ai ritardi.
Domenica, 29 marzo sera
Il lettore biometrico (l’apparecchio che legge le impronte digitali per impedire che qualcuno voti più di una volta) non ha rilevato ieri i dati del dito indice del presidenti uscente, Jonathan.
Domenica 29 marzo, sera
L’imponente apparato predisposto in piedi in tutto i Paese ha impedito a Boko Haram di mettere in atto le minacce annunciate. I morti di sabato (una quarantina) sono purtroppo nella norma quotidiana. Chi ha parlato di decapitazioni di massa nel giorno delle elezioni ha raccontato vecchie storie. Vedremo nei prossimi giorni. Ma sabato è stato tutto abbastanza tranquillo.
Blessing Akele
blessing.akele@yahoo.com
twitter @BlessingAkele
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