Cornelia I. Toelgyes
Quartu Sant’Elena, 15 marzo 2015
Il vicepresidente della Sierra Leone, Samuel Sam-Sumana ha chiesto ufficialmente asilo politico agli Stati Uniti d’America tramite l’ambasciata USA a Freetown. Il portavoce della rappresentanza, Hollyn Green, non ha voluto rilasciare alcun commento, ha solo laconicamente confermato: “Sì, l’ambasciatore John Hoover ha letto la notizia”.
Sam-Sumana sostiene che la sua vita e quella di sua moglie sono in pericolo. La sua casa è circondata da soldati dell’esercito, dopo che lui è stato espulso dal suo partito la scorsa settimana. “Sono scappato da casa mia insieme a mia moglie in un luogo che non posso rivelare per questioni di sicurezza. Ora sono in attesa di notizie dall’ambasciata USA”, ha dichiarato Sam-Sumana ai reporter di Reuters.
Il ministro dell’informazione, Alpha Kanu, e fonti ufficiali militari e della polizia hanno confermato ai reporter della BBC di aver inviato truppe sabato scorso a casa del vicepresidente, senza precisare da chi avessero ricevuto questo ordine. Il ministro dell’informazione, Alpha Kanu ha sottolineato: “Sì, abbiamo mandato i soldati semplicemente per rafforzare la sua quarantena”. Abdulai Bayraytay, portavoce del governo sostiene: “Non c’è alcun motivo per il vicepresidente per lasciare il Paese. La sua sicurezza è garantita”.
Alla fine di febbraio Sam-Sumana si è sottoposto spontaneamente a un periodo di isolamento di 21 giorni, perché una delle sue guardie del corpo è deceduta per essere stata contagiata da ebola. (http://www.africa-express.info/2015/03/02/ebola-colpisce-ancora-il-vicepresidente-della-sierra-leone-quarantena/).
Mentre era in quarantena, il vicepresidente è stato espulso dall’All People’s Congress Party (APC) perché accusato di “fomentare violenza politica” e di aver intenzione di formare un nuovo partito politico a Kano, suo distretto d’origine. E’ inoltre tacciato di aver falsificato i suoi titoli accademici. Nel sito web del governo si legge: “Samuel Samu-Sumana ha studiato e lavorato negli USA. E’ specializzato nell’estrazione di diamanti”. Ovviamente il vicepresidente nega tutte le accuse che gli sono state rivolte, apostrofandole come pure invenzione e bugie, aggiungendo: “Non sono assolutamente intenzionato a dimettermi”.
Ora il presidente ha sollevato forti dubbi sulla continuità del mandato del suo vice. I loro rapporti sono freddi da tempo. La Costituzione della Sierra Leone non prevede il licenziamento del vicepresidente che però potrebbe essere allontanato dal suo incarico colo con un impeachment del Parlamento. Il segretario generale dell’APC, Osman Yansaneh, almeno per ora, non vuole procedere con la richiesta d’impeachment. Sam-Sumana, 53 anni, è vicepresidente dal 2007.
Cornelia I. Toelgyes
corneliacit@hotmail.it
@cotoelgyes
Nella fotografia in alto il presidente Ernest Bai Koroma, a sinistra, e il vicepresidente Samuel Sam-Sumana, a destra. In basso disinfestazione contro ebola vicino alla casa del vicepresidente.
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