Categories: AMBIENTEMADAGASCAR

Non si ferma in Madagascar l’epidemia di peste bubbonica

Speciale per Africa ExPress
Cornelia I. Toelgyes
Quartu Sant’Elena, 3 febbraio 2015

Non si riesce a fermare l’epidemia di peste bubbonica scoppiata in novembre in Madagascar. Finora sono morte almeno 40 persone e 119 sono state contagiate, ma c’è il rischio cha la malattia si diffonda senpre più. l’OMS era certa di poter circoscrivere l’infezione, ma non c’è riuscita. L’insetticida usato per disinfettare gli slum non è più efficace: le pulci hanno sviluppato una resistenza ai suoi componenti. E, ahimè, i negozietti di generi alimentari pullulano di pulci.

Inoltre nelle scorse settimane il Madagascar è stato colpito da forti inondazioni causate da una tempesta tropicale e da un ciclone nell’Oceano Indiano, costringendo alla fuga decine di migliaia di persone e un numero indefinibile di topi e ratti.

La peste bubbonica è causata dal coccobacillo Gram-negativo yersinia pestis, presente nei roditori, ratti e topi. Vettore del batterio è la pulce, che lo trasmette facilmente all’uomo, specie in condizioni igienico-sanitarie non ottimali come quelle delle periferie di Antananarivo, capitale dell’ex-colonia francese.

Una volta fatta la diagnosi, la peste bubbonica è facilmente curabile con antibiotici. In collaborazione con l’OMS, l’Istituto Pasteur del Madagascar ha sviluppato un test, veloce e poco costoso, che permette di individuare se il paziente è stato infettato dal bacillo.  Il periodo di incubazione è molto breve: da 2 a 7 giorni. Ma l’allarme è scattato perché nell’8 percento dei casi la malattia è progredita in peste polmonare, il cui esito è letale, generalmente dopo soli 4 giorni. Questa forma maligna si trasmette per le vie aeree.

“Si presta poca attenzione
ad un’epidemia di peste bubbonica scoppiata in novembre dello scorso anno in Madagascar”, ha scritto Margaret Chan, direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità, in un rapporto pubblicato ill 26 gennaio 2015, ha sottolineato: “E’ necessario vigilare, non bisogna sottovalutare questa nuova piaga”.

Cornelia I. Toelgyes
corneliacit@hotmail.it
@cotoelgyes

maxalb

Corrispondente dall'Africa, dove ho visitato quasi tutti i Paesi

Recent Posts

La pace può attendere: bloccati colloqui tra Congo-K e Ruanda

Speciale per Africa ExPress Cornelia I. Toelgyes 21 dicembre 2024 Niente pace – al meno…

11 ore ago

Il piano espansionista di Netanyahu vaneggia un Grande Israele

Dalla Nostra Inviata Speciale EDITORIALE Federica Iezzi Gaza City, 20 dicembre 2024 In Medio Oriente…

1 giorno ago

La guerra in Ucraina non dipende solo dall’invasione russa

Speciale Per Africa ExPress Raffaello Morelli Livorno, 12 dicembre 2024 (1 - continua) Di fronte…

2 giorni ago

Benin, pannelli solari a gogo rendono energicamente indipendente la nuova avveniristica struttura sanitaria

Africa ExPress Cotonou, 18 dicembre 2024 Dall’inizio di settembre 2024 è attivo il Centro Ostetrico…

3 giorni ago

Sul potere dei maratoneti africani non tramonta mai il sole: dall’Arabia alla Europa alla Cina

Dal Nostro Corrispondente Sportivo Costantino Muscau 17 dicembre 2024 Un festival panafricano. In Arabia, Europa,…

4 giorni ago

Maschi impotenti e aborti spontanei: in Namibia popolazione avvelenata da discarica delle multinazionali

Speciale per Africa ExPress Sandro Pintus 16 dicembre 2024 Due multinazionali sono responsabili della disfunzione…

6 giorni ago