Categories: MALITERRORISMO

Rapiti da Al Qaeda in Mali dodici ragazzini: ”E’ un reclutamento forzato”

Speciale per Africa ExPress
Cornelia I. Toelgyes
Quartu Sant’Elena, 23 novembre 2014

Dodici ragazzini sono stati rapiti sabato da milizie affiliate ad al-Qaeda a Agueloc e Kidal, nel Nord del Mali. Due piccoli sono stati uccisi senza pietà mentre cercavano di scappare. “Si tratta di un reclutamento forzato di bambini-soldato” ha dichiarato Diaran Kone, un ufficiale dell’esercito del Mali ai reporter di Reuters.

Solo un giorno prima, venerdì scorso, un kamikaze si è fatto esplodere vicino a una miniera di fosfato alle porte della città di Bourem. Per fortuna non ci sono state altre vittime o feriti.

Mentre a  Takabort, un villaggio che dista una quarantina di chilometri da Kidal,  giovedì 20 novembre sono stati trovati i corpi di due ribelli tuareg.

Ad Algeri si sono riuniti sabato 22 novembre rappresentanti del governo del Mali e dei ribelli tuareg del Movimento Nazionale di Liberazione dell’Azawad (MNLA) sotto gli occhi vigili dei mediatori internazionali. Le due parti in questione si sono dichiarate soddisfatte della prima giornata di colloqui, anche se i punti da chiarire sono ancora molti. I ribelli pretendono che il nome di Azawad venga riconosciuto nei documenti di pace, mentre sembra che i rappresentanti di Bamako (capitale del Mali) vogliano fare marcia indietro rispetto a quanto stabilito durante i precedenti negoziati di ottobre. Non vogliono più concedere l’autonomia economica dei territori richiesta dai ribelli, che insistono sulla costituzione di uno Stato federale.

Ovviamente questa posizione rappresenta un blocco non indifferente per raggiungere un trattato di pace che preoccupa la comunità internazionale, in particolare gli Stati Uniti. Domani è atteso ad Algeri il sottosegretario di Stato, la signora Bisa Williams, che parteciperà alle trattative.

Il Mali è piombato nel totale caos nel 2012, dopo un colpo di stato militare nella capitale Bamako, nel sud del paese.  Ribelli tuareg e gruppi legati di Al-Qaeda si sono impossessati delle regioni settentrionali e sono scese verso il mezzogiorno. Nel gennaio del  2013 le truppe francesi sono intervenute (operazione Serval), bloccando l’avanzata e respingendo gli insorti.

Il 1° agosto 2014 l’operazione Serval è stata sostituita da Barkhane (dal nome delle dune scolpite a forma di mezzaluna dal vento), è una forza costituita da 3000 soldati, di cui  mille dispiegati a Gao, in Mali; il quartiere generale della missione è a N’Djamena, capitale del Ciad. All’operazione collaborano Mauritania, Mali, Burkina Faso, Niger e Cia, per contrastare il terrorismo nel Sahel.

Africa ExPress ha illustrato ampiamente il conflitto in Mali in questo articolo: http://www.africa-express.info/2013/12/24/il-conflitto-mali-e-il-terrorismo-nel-sahal-colloquio-con-serge-daniel/.

Cornelia I. Toelgyes
corneliacit@hotmail.it
twitter: @cotoelgyes

maxalb

Corrispondente dall'Africa, dove ho visitato quasi tutti i Paesi

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