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Violazione dei diritti umani: il Gambia non fa entrare gli ispettori dell’ONU

Nostro Servizio Particolare
Cornelia I. Toelgyes
Quartu Sant’Elena, 8 novembre 2014

Il governo del Gambia ha vietato ai due ispettori dell’ONU, Christof Heins (sudafricano, relatore speciale sulle esecuzioni extra-giudiziali, sommarie o arbitrarie) e Juan Mandes (statunitense, relatore speciale sulla tortura) l’accesso al braccio della morte nelle putride galere di Banjul, la capitale del Gambia.

Heins e Mandez volevano entrare nella ex-colonia britannica per indagare su torture e esecuzioni di attivisti, giornalisti e oppositori politici, di uccisioni extragiuridiziarie.  I due sono rimasti nel Paese dal 3 al 7 novembre 2014 e hanno raccolto molte informazioni in proposito.

In un comunicato rilasciato dall’ONU si legge: “Siamo venuti per ricordare alle autorità, al governo che hanno il dovere di far rispettare i diritti umani. Devono assolutamente impedire che vengano commessi atti criminali, uccisioni arbitrarie dalle proprie forze dell’ordine“.

Heins ha precisato che prima della partenza erano in possesso di tutte le autorizzazioni da parte del governo del Gambia. “Eppure – ha aggiunto – non ci hanno permesso di visitare la sezione di massima sicurezza del carcere della capitale. Il governo deve avere qualcosa da nascondere”.

La pena di morte è stata rintrodotta nel 2012 e subito sono state uccise 9 persone. Yahya Jammeh è stato condannato a livello internazionale per aver torturato i suoi oppositori politici, averli mostrati in televisione per confessare reati inesistenti, per aver fatto ammazzare nel 2012 alcuni prigionieri politici e, da ultimo, per aver fatto varare dal parlamento draconiane leggi contro i gay.

Nel 2004 è stato ammazzato l’editore del giornale “The Point”, Deyda Hydara, che da allora è diventato il simbolo della libertà di stampa nel Paese. Jammeh ha sempre negato di averlo fatto uccidere.

Il Gambia conta poco più di un milione settecentomila abitanti. L ’attuale presidente è salito al potere nel 1994 con un colpo di Stato. Ha vinto poi le elezioni nel 1996, perché appoggiato dal suo partito, “L’Alleanza patriottica per il riorientamento e la costruzione” e anche le ultime del 2011 con il 72 percento dei consensi, strappati con minacce e intimidazioni, secondo i suoi oppositori appoggiati dal vicino Senegal.

Jammeh è un personaggio bizzarro. Nel 2007 ha dichiarato di essere in grado di curare l’AIDS con un intruglio di erbe. Qualche anno dopo ha annunciato di saper curare l’infertilità femminile.

Cornelia I. Toelgyes
corneliacit@hotmail.it
twitter: @cotoelgyes

 

maxalb

Corrispondente dall'Africa, dove ho visitato quasi tutti i Paesi

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