Morto il presidente dello Zambia lo sostituisce ad interim un bianco

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Cornelia I. Toelgyes
Quartu Sant’Elena, 29 ottobre 2014

Michael  Sata, presidente dello Zambia, è morto la notte scorsa nella clinica privata  Edward VII di Londra, all’età di settantasette anni.  Sua moglie e il loro figlio erano accanto a lui. Il suo decesso è avvenuto a pochi giorni dal cinquantesimo anniversario dell’indipendenza del suo Paese.

SataEra soprannominato “King Cobra” per la sua lingua velenosa. Era un grande lavoratore. Durante il periodo coloniale ha lavorato come ferroviere poliziotto.

Sata entra in politica nei primi anni Ottanta. Uomo d’azione viene ben presto conosciuto come il politico che non si ferma mai. Era rimasto l’uomo di sempre: un gran lavoratore con una lingua assai appuntita e cattolico osservante. I suoi critici l’hanno accusato di essere un po’ troppo autoritario.  Dal suo ingresso in politica ci mette poco a salire ai vertici dello Zambia e nel 2011 viene eletto presidente, sconfiggendo  il suo rivale Rupiah Banda, il cui partito deteneva il potere da oltre un ventennio.

All’inizio della sua presidenza Sata ha cercato di combattere la corruzione, di creare nuovo posti di lavoro, benessere per la sua gente. Purtroppo le sue ottime intenzioni sono state frenate dall’opposizione e dalla crisi economica.

Durante la sua assenza per la malattia che l’ha ucciso, il Paese è stato affidato al ministro della difesa, Edgar Lungu e non al suo vice, Guy Scott, di origini scozzesi.

Poche ore fa, Guy Scott ha prestato giuramento come presidente ad interim, “il primo leader bianco in Africa dopo vent’anni”, riportano i giornali di tutto il mondo. Mentre Scott ribadisce: “Sono il primo leader africano bianco democratico”. Resterà in carica per novanta giorni, il tempo di indire nuove elezioni.

Zambian deputy President Guy Scott in Harare, ZimbabweScott è nato nello Zambia, ha settant’anni. E’ un economista, laureato a Cambridge ed è stato vice-presidente fino a poche ore fa. Dice di essere fiero di questo nuovo incarico. E aggiunge: “Forse è uno shock per l’intero sistema politico, ma sono felice di assumere questa responsabilità”.

Alla domanda perché sia stato proprio lui ad essere stato scelto come presidente ad interim, Scott ha risposto: “Semplicemente per la mia lunga esperienza nel seno del partito”.

Scott non potrà essere eletto presidente. Una clausola della Costituzione dello Zambia lo impedisce: per diventarlo, anche i genitori devono essere nati nel Paese. I suoi sono nati in Scozia. Eppure, Scott si sente un africano. Bianco.

Cornelia I. Toelgyes
corneliacit@hotmail.it
twitter @cotoelgyes

 

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