Antonio Mazzeo
18 luglio 2014
Nuovi sistemi d’arma italiani per il continente africano. Il ministero degli Interni dell’Uganda ha sottoscritto con il gruppo AgustaWestland (Finmeccanica) un contratto per la fornitura di due elicotteri a favore dell’Uganda Police Force Air Wing, la forza aerea della polizia ugandese. La consegna avverrà nel 2015, mentre sei piloti saranno addestrati alla guida degli aeromobili sin dai prossimi giorni.
In Uganda giungeranno un elicottero bimotore leggero modello “GrandNew” e un bimotore intermedio multiruolo W-3A “Sokol”. Il “GrandNew” è la versione di ultima generazione del più noto elicottero da guerra AW109 e sarà assemblato presso lo stabilimento Agusta di Vergiate (Varese). Con un costo che sfiora di 8 milioni di dollari circa, il velivolo può trasportare sino a sette passeggeri a una velocità di crociera massima di 289 km/h ed un range di 859 chilometri.
“Il GrandNew è stato scelto perché fornisce capacità di missione notevoli e sicurezza in condizioni operative difficili”, spiega AgustaWestland. Le differenti versioni dell’elicottero AW109 possono essere armate di mitragliatrici da 7,62 e 12,7 mm e lanciatori di razzi e missili “TOW”.
L’elicottero W-3A “Sokol” che sarà assemblato presso lo stabilimento di Pzl-Swidnik (Polonia), consentirà alle forze di polizia ugandesi di eseguire una vasta gamma di operazioni “in tutti i tipi di clima e condizioni ambientali”, dal trasporto truppe e carichi militari, alla ricerca e soccorso, ecc. Il velivolo ha una velocità massima di 260 km/h e un raggio operativo di 745 km, ed è stato già acquistato dalle forze armate di una decina di paesi, tra cui la Polonia (che ha utilizzato il “Sokopl” nel conflitto in Iraq dal 2008), la Repubblica ceca, le Filippine, la Birmania e il Cile. Recentemente anche l’Algeria ha ordinato ad AgustaWestland/Pzl-Swidnik sette velivoli W-3A.
Nonostante gli appelli delle maggiori organizzazioni internazionali per i diritti umani, il 24 febbraio 2014 il presidente ugandese Yoweri Museveni ha firmato la “legge contro l’omosessualità” che criminalizza ulteriormente gli atti sessuali consensuali tra persone adulte dello stesso sesso, prevedendo in alcuni casi persino l’ergastolo. La nuova legge punisce duramente per la prima volta il lesbismo e la “promozione dell’omosessualità” e impone la carcerazione per i casi di “omosessualità aggravata” (attività sessuali con minori o con portatori del virus Hiv).
Nel 2013 il ministero degli Interni dell’Uganda (oggi acquirente degli elicotteri Agusta) ha minacciato di rendere illegali 38 organizzazioni non governative, accusandole di “promuovere l’omosessualità”.
In risposta alla ratifica della legge sull’omosessualità, un mese fa l’amministrazione Obama ha reso nota la cancellazione di una vasta esercitazione militare aerea in Africa orientale, cui avrebbero dovuto partecipare le forze armate ugandesi e Usa. Washington ha inoltre imposto una serie di restrizioni per la concessione di visti a favore di cittadini ugandesi sospettati di violazioni dei diritti umani. “Queste misure intendono rafforzare il nostro sostegno ai diritti umani di tutti gli Ugandesi indipendentemente dal loro orientamento sessuale o identità di genere”, ha dichiarato la Casa Bianca.
Gli Stati Uniti hanno deciso infine di destinare ad altri paesi africani gli aiuti economici per 118 milioni di dollari che erano stati previsti per le autorità di Kampala. Non è certo invece se verrà sospesa la missione Usa avviata a marzo in Uganda. Secondo il Washington Post, quattro velivoli da trasporto CV-22 “Osprey”, alcuni rifornitori in volo e 150 marines delle forze operative speciali erano stati messi a disposizione della coalizione militare africana a guida ugandese, in guerra contro il Lord’s Resistance Army in Repubblica Centrafricana, Congo e Sud Sudan.
Un quadro a tinte fosche che non sembra turbare in alcun modo i manager del complesso finanziario-militare-industriale italiano.
Nel novembre 2007 la polizia ugandese aveva firmato con Finmeccanica un contratto di 5 milioni di dollari per acquistare un elicottero monomotore multiruolo AgustaWestland AW119 “Koala”. Selex Communications (oggi confluita in Selex ES, Finmeccanica) ha venduto invece all’Uganda quattro motoscafi intercettori superveloci e il sistema di comunicazioni “Tetra” per il pattugliamento del lago Vittoria (valore complessivo 6 milioni di euro).
Antonio Mazzeo
a_mazzeo@yahoo.com
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Che ipocrisia! Allora non dovremmo più vendere e comprare quasi nulla, lei in casa quanti prodotti cinesi ha? Controlli bene...Perchè in cina esistono i laogai...al confronto le restizioni ugandesi sono bazzecole...
Veramente io non ho armi in casa, né cinesi né italiane.
mi chiedo se capisce l'italiano...