Magafe, l’uomo che in Somaliland vende sogni (e torture) a chi vuole emigrare

Hassan Ahmed scrive ad Africa ExPress

Recentemente sono stato ad Hargeisa, Somaliland. Ho avuto occasione di parlare con molti giovani a proposito dell’avventura di andare in Europa. Qui la chiamano col termine arabo: TAHRIB che vuol dire avventurarsi in un lungo viaggio.MIGRANTIMIGRANTI

I giovani sanno perfettamente quello cui vanno incontro, ma purtroppo la tentazione è forte. In Somaliland c’è un’organizzazione che specula sul sogno di questi ragazzi. Il capo è conosciuto solo con un soprannome: MAGAFE che significa “Quello che non sbaglia mai”.

I suoi uomini girano per il paese per convincere i giovani a partire. Loro non pagano fino a che giungono in Sudan o in Libia. Da li si mettono in contatto con i genitori dei ragazzi e cominciano a spillare soldi, poi li vendono ad altre bande.

La mia vicina di casa ha un nipote che un bel giorno non è ritornato a casa. Di lui non si è saputo nulla per un po’, finché dopo un po’  ha chiamato i genitori da una zona desertica dicendo che dovevano pagare alcune migliaia di dollari altrimenti lo avrebbero torturato e lasciato morire di fame.

La famiglia ha dovuto vendere ciò che aveva per liberare il ragazzo. Poi c’è stata un’altra chiamata, ma questa volta i genitori non avevano più soldi.

Del ragazzo non si è saputo più nulla. La notizia è sulla bocca di tutti, ma i giovani che ogni giorno si buttano in un TAHRIB, pensano che a loro andrà meglio.

Hargeisa ora è piena di ville costruite dagli emigranti. Durante le vacanze scolastiche la città si riempie di QURBOJOOG, cioè di giovani che sono nati o vivono in America o in Europa. Hanno bei vestiti, machine e sono corteggiati da tutte le ragazze che sperano in un matrimonio. Tutti I ragazzi sognano di diventare come loro….un giorno.

Hassan Ahmed

 

maxalb

Corrispondente dall'Africa, dove ho visitato quasi tutti i Paesi

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