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Cornelia I. Toelgyes
31 maggio 2014
Peter Mutharika, leader del Democratic progressive party, è il quinto presidente del Malawi. Lo ha annunciato ieri il Comitato elettorale del Malawi (MEC): Mutharika ha raggiunto il trentasei e quattro per cento dei voti, mentre Lazarus Chakwera , leader del partito d’opposizione Malawi Congress Party (MCP), il ventisette e otto percento e Joyce Banda, fondatrice di People’s Party e presidente uscente, solamente il ventidue percento.
La signora Banda, ex-vicepresidente, è subentrata alla presidenza due anni fa, dopo la morte dell’allora capo dello Stato, Bingu wa Mutharika, fratello maggiore del neo-presidente. Non era stata eletta nell’incarico, perché la Costituzione del Malawi prevede che il vicepresidente sia scelto dal presidente una volta eletto.
Durante i due anni della sua presidenza ha lottato contra la corruzione. Ha collaborato affinché la Magistratura del Malawi potesse far luce sullo scandalo finanziario che nel 2012 aveva travolto il Paese (http://www.africa-express.info/2014/01/29/malawi-un-governo-africano-che-combatte-la-corruzione).
La settimana scorsa la signora Banda aveva annunciato di voler annullare queste elezioni per irregolarità che si erano verificate durante l’elction-day, 20 maggio 2014. Ma la risposta dell’Alta Corte del Malawi è stata: “Non è nei poteri del presidente, in quanto non previsto in nessun articolo della Costituzione”.
Il giorno seguente, domenica 25 maggio, i giudici dell’Alta Corte hanno dovuto fare un piccolo passo in dietro e con un’ingiunzione hanno autorizzato il riconteggio delle schede elettorali in alcuni dei quattromila seggi del Paese, dopo l’annuncio del presidente del MEC, Maxon Mbendera: “In alcuni seggi sono state consegnate più schede degli elettori iscritti a votare”.
Giovedì, 29 maggio lo stesso Mbendera però ha commentato: “Le elezioni si sono svolte in modo libero, credibile e tutte le anomalie verificatesi nei seggi sono state scoperte”.
Venerdì sera, 30 maggio il MEC ha annunciato di aver terminato il conteggio manuale delle schede e pubblicato i risultati. La signora Banda dichiara immediatamente di accettare il risultato delle elezioni e con fair-play presenta le sue congratulazioni al neo-presidente eletto, Peter Mutharika.
Questa mattina, in una breve e semplice cerimonia all’Alta Corte del Malawi che ha sede a Blantyre, la capitale commerciale del Paese, presieduta dal suo presidente, la signora Anastasia Msosa, Mutharika ha prestato il giuramento d’insediamento. In un breve discorso ha annunciato un cambiamento di rotta nella politica del Malawi, ormai sull’orlo del collasso finanziario.
Il Malawi conta quasi quindici milioni di abitanti. Oltre la metà della popolazione vive, meglio, sopravvive, con poco più di un dollaro al giorno. L’incidenza di HIV/AIDS è altissima e l’aspettativa di vita dei suoi cittadini è tra le più basse del pianeta.
La famiglia Matharika è accusata di aver sottratto vari milioni di dollari dalle casse dello stato e Peter di essersi impadronito dei conti all’estero che erano intestati a prestanome del fratello Bingu. La signora Banda ha tentato di scoprire le malefatte del suo predecessore, ma non c’è riuscita. Ha perso le elezioni ed è addirittura arrivata terza.
Effettivamente le campagne contro la corruzione della signora non hanno avuto grande successo mentre il Paese è sprofondato in una crisi economica che ha reso i poveri sempre più poveri e i ricchi sempre più ricchi. Forse si può spiegare così la sconfitta, ammesso e non concesso che non si siano stati brogli durante questa tornata elettorale.
Cornelia I. Toelgyes
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