Africa ExPress
4 marzo 2014
Dopo molte ore e un forte lavoro di lobby, il Frelimo (Frente de Libertação de Moçambique) ha scelto sabato notte, il suo candidato per le elezioni presidenziali del prossimo 15 ottobre: Filipe Nyussi.
L’elezione di Filipe Nyussi va contro le aspettative di molti settori della società mozambicana che scommettevano nella ex prima ministra, Luisa Diogo, come la più “papabile” tra i cinque candidati. Insomma sembrava la scelta migliore per l’eventuale vittoria di ottobre.
Secondo il quotidiano MediaFax, la vittoria di Nyussi è frutto di forti lobby di esponenti del partito con grandi interessi nella sua vittoria e, secondo vari commentatori politici, i sostenitori di Nyussi hanno fatto di tutto, compreso uso di denaro e promesse di cariche politiche per assicurare la vittoria dell’attuale ministro della Difesa nella III Sessione Ordinaria del Comitato Centrale del Frelimo.
Nyussi non è una figura nota e avrà poco tempo per farsi conoscere dai mozambicani. In un momento di grande malessere sociale, calata del consenso del partito Frelimo a causa della gestione monolitica di Guebuza, questo dà grandi vantaggi a Afonso Dhlakama, leader della Renamo, maggior partito di opposizione, e a Davis Simango, il sindaco di Beira, leader del Movimento Democratico del Mozambico, la terza forza politica che alle elezioni amministrative di novembre scorso ha sottratto ben quattro città al governo del Frelimo.
Nyussi è stato eletto membro del Comitato Centrale del Frelimo, nel X Congresso del partito, a Pemba, nel 2012, dove molti fondatori del partito sono stati esonerati o, come si commenta in Mozambico, “epurati” da Guebuza, che in quell’occasione aveva rafforzato il suo potere. Nyussi non è membro della Commissione Politica, il più importante organo del Frelimo.
Contro di lui, la stampa locale e i commenti postati sulle reti sociali, che lo criticano pesantemente a causa della gestione della tensione militare nel centro del Paese, tra gli uomini armati della Renamo e i soldati governativi dell’esercito. Quando in momenti di guerra (o più soavemente, di tensione politico-militare) si scommette nella leadership di personalità legate alla gestione di affari militari, si capisce quale può essere il futuro del paese. “Se vincerà le elezioni, Nyussi sarà il Comandante delle Forze Armate e Sicurezza, portando la sua filosofia attuale sulla gestione del più importante incarico pubblico, in un sistema presidenziale, come il nostro”, si commenta a Maputo.
Nyussi, in qualità di ministro della Difesa, è impegnato nell’acquisto di materiale militare “per la salvaguardia della sovranità nazionale e per la protezione della costa”, valutato in circa 850 milioni di dollari.
Il settore della difesa e sicurezza è tra i più “rimpolpati” dal Bilancio generale di uno Stato ancora dipendente dalla comunità dei donatori del 30 per cento. Controversi sono stati l’acquisto recente di aerei e navi da guerra. Altro investimento, criticato dalla società civile, è stata la creazione dell’Istituto Superiore di Difesa, intitolato a Armando Guebuza, avvenuto nel momento in cui il Mozambico vive la peggiore crisi politico-militare dalla firma dell’Accordo di Pace, nel 1992.
Immediatamente dopo l’annuncio della vittoria di Nyussi, seguito da dirette televisive e radiofoniche, il presidente Guebuza, capo del Comitato Centrale, ha dichiarato: “Dovevamo trovare la soluzione migliore e l’abbiamo trovata. Abbiamo scelto il nostro candidato, il candidato del Frelimo, che è il candidato di tutti i mozambicani”
Non è proprio così: molti sono gli scontenti, anche nello stesso Frelimo.
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