Dal Nostro Inviato Speciale
Massimo A. Alberizzi
Nairobi, 18 gennaio 2014
Il presidente ugandese Yoweri Museveni si รจ rifiutato di promulgare la legge anti gay e con una lettera molto dura di otto pagine, ha criticato la presidente del parlamento Rebecca Kadaga (fondamentalista cristiana e attivista antigay) per averla dichiarata approvata nel dicembre scorso, nonostante la draconiana norma non avesse raggiunto il quorum. La missiva, che data 28 dicembre 2013, รจ stata resa nota solo oggi dai giornali ugandesi.
Cโera molta attesa sul comportamento di Museveni, che da anni subisce le pressioni dei fondamentalisti cristiani sui temi della lotta allโAIDS, dellโuso dei preservativi per combatterlo, del controllo delle nascite e della repressione degli omosessuali. LโUganda con una forte campagna a favore dellโuso dei profilattici aveva ridotto drasticamente le percentuali dei sieropositivi. Lโafflusso di denaro da parte dei gruppi conservatori cristiani sostenuti da George W. Bush aveva indotto il Paese a cambiare politica (โBasta preservativi, siate fedeliโ) e il numero di colpiti dal virus HIV ara ricominciato a salire.
Nella sua lettera oltre a contestare la votazione con cui รจ stata fatta passare la legge, Museveni spiega che il comportamento omosessuale certamente non deve considerarsi normale, ma riguarda una sparuta minoranza. Non รจ questo un buon motivo per ammazzare i gay o metterli in prigione.
Il presidente ugandese non รจ dโaccordo con la posizione occidentale secondo cui lโomosessualitร รจ un differente e legittimo orientamento sessualeโ. Secondo lui gli omosessuali vanno recuperati anche se comunque non puniti. Il loro comportamento รจ dovuto anche alla povertร , Ha poi accennato alle donne che diventano lesbiche per motivi mercenari e per fame o perchรฉ non sono riuscite a sposarsi. โNon sono buoni motivi per punirleโ
Massimo A. Alberizzi
massimo.alberizzi@gmail.com
twitter @malberizzi
Nella foto rebecca Kadaga e papa Ratz