Africa ExPress
Maputo, 22 dicembre 2013
L’aereo di linea mozambicano diretto in Angola precipitato al suolo in Namibia il 29 novembre è stato deliberatamente lanciato verso terra dal pilota. L’ha annunciato in una conferenza stampa il capo della Civil Aviation Mozambicana, Joao Abreu secondo cui il pilota Fernandes Dos Santos aveva chiare intenzioni di schiantarsi. Abreu, comunque, non ha spiegato il perché del disastro.
Dos Santos, lasciato solo nella cabina di pilotaggio per un attimo, si è chiuso dentro e non ha permesso al suo copilota di rientrare, nonostante le proteste del college. Il copilota è riuscito a tornare nella cabina solo pochi secondo prima dello schianto al suolo.
Abreu ha raccontato che le urla del copilota che chiede di entrare si sentono chiaramente dalla registrazione analizzata dai tecnici e contenuta nella scatola nera. Non si sa però il perché di questo comportamento del pilota.
Le investigazioni degli esperti mostrano che Dos Santos aveva cambiato manualmente l’altitudine dell’aereo, passando da 11.500 metri a 180. Prima dello schianto aveva cambiato più volte, apparentemente senza motivo, anche la velocità.
In Namibia i tecnici che hanno esaminato i resti dell’aereo avevano già sentenziato che non c’era nessuna evidenza di guasti tecnici. L’aereo, per altro, era nuovo. Nell’incidente sono morti 33 persone, da Mozambico, Angola, Portogallo, Brasile, Francia e Cina. Le linee aeree mozambicane non hanno il nulla osta per volare in Europa.
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