DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE
Massimo A. Alberizzi
Nairobi, 25 novembre 2013
I terroristi che hanno attaccato il Westgate di Nairobi due mesi fa, sono entrati in Kenya via terra dall’Uganda. Secondo le autorità keniote erano soltanto quattro e due di essi sono stati identificati come Mohammed Abdinur Said e il 28enne norvegese Hassan Abdi Dhuhulow. L’assalto, dal 21 al 24 settembre, secondo il bilancio ufficiale ha provocato 67 morti e decine di feriti.
Un tassista – riporta il quotidiano keniota The Star – ha accompagnato i terroristi dall’aeroporto di Entebbe, in Uganda, a Malaba, città di confine con il Kenya. Lì i quattro hanno attraversato il confine a piedi. Secondo una ricostruzione del CID, Criminal Investigation Department, della polizia keniota il loro viaggio è cominciato a Mogadiscio il 22 giugno su un aereo che li ha portati a Nairobi, dove però non sono neppure usciti dallo scalo ma hanno proseguito per Entebbe, l’aeroporto di Kampala.
I servizi d sicurezza norvegesi (Politiets Sikkerhetstjeneste) hanno confermato ai loro colleghi africani che Abdi Dhuhulow ha ottenuto l’asilo politico nel 2006 assieme a un cugino che vive ancora nel Paese scandinavo. In un primo tempo il congiunto si era presentato come il padre del giovane terrorista, ma ulteriori investigazioni – organizzate dopo l’attacco al Westagate hanno stabilito che si tratta del cugino. Il padre, invece, vive ancora in Somalia.
Il secondo terrorista, Mohammed Abdinur Said, è invece un somalo che è rimasto nel campo profughi di Kakuma in Kenya fino al 2012. Da lì è rientrato in Somalia e nel giugno scorso è tornato in Kenya
Massimo A. Alberizzi
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