Sulla spiaggia di Calais dove Robiel rincorreva il suo sogno, un traghetto per l’Inghilterra, ma è annegato

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DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE
Cornelia I.Toelgyes
Calais, 19 novembre 2013
Robiel e morto qui,annegato nel primo tratto del Canale della Manica, proprio qui a Calais, mentre tentava di raggiungere il porto, i traghetti, che lo avrebbero portato nel Paese dei suoi sogni: il Regno Unito.

Quel maledetto 9 ottobre 2013 c era freddo, alta marea, la tempesta improvvisa hanno fermato per sempre il suo futuro.

Roberta, la cugina di Robiel ed io siamo arrivati ieri in questo luogo disperazione, di morte per molti giovani, accompagnati dalla polizia e Tesfai, un amico di Robiel, che in quella fatidica sera avrebbe dovuto tuffarsi subito dopo che Robiel avrebbe raggiunto il porto.mappa

Invece ha assistito alla sciagura, impotente, mentre l’amico ha lottato contro le forze della natura. Tesfai e ancora qui a Calais, sapeva che saremmo arrivati. Nell’attesa di trovare un traghetto, un camion, una macchina disposta ad accompagnarlo dall’altra parte della Manica, dorme con i suoi compagni in una tenda, e, se va bene, qualche organizzazione benefica gli passa un pasto al giorno.

Sono istanti di emozioni profonde. Le urla disperate di Roberta in lacrime: “Robiel, perché ti sei buttato in queste acque sporche? Come hai potuto?”. Parole che si perdono nel gelido vento di Calais; mentre la ragazza getta rose bianche nel canale e le sue lacrime lo gonfiano più dell’alta marea, di qualsiasi tempesta.

Robiel è fortunato. Qualcuno lo ha cercato, qualcuno piange per lui, qualcuno gli darà una sepoltura dignitosa. Non finirà in una fossa comune per i senza nome qui a Calais.

Cornelia I.Toelgyes
corneliacit@hotmail.it
twitter @cotoelgyes

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