DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE
Massimo A. Alberizzi
Nairobi, 18 novembre 2013
Latina cerca di salvare il suo concittadino, Roberto Berardi, dalle disumane galere della Guinea Equatoriale, dove il capriccioso figlio del dittatore che governa il Paese l’ha cacciato dal gennaio scorso. Per mercoledì 20 novembre è stata organizzata una fiaccolata di solidarietà con la famiglia e di protesta per le condizioni in cui versa il detenuto, torturato, senza possibilità di vedere i suoi familiari e neppure un diplomatico italiano, che sembra non riesca a ottenere il visto di entrata nel Paese. La fiaccolata partirà alle 20:30 da Piazza San Marco.
Il fratello di Roberto, Stefano, che da anni vive in Germania, e il cugino David si stanno adoperando per sensibilizzare l’opinione pubblica e la Farnesina sul caso del loro congiunto nelle mani di un feroce dittatore Teodoro Obiang Nguema Mbasongo e del figlio, Teodoro Obiang Nguema Mangue, più conosciuto con il nome affettuoso di Teodorin. “Sappiamo che le condizioni fisiche di Roberto sono drammatiche. In quelle fetide galere, viene torturato e picchiato di continuo. Temiamo che possa morire per le sofferenze”.
Della vicenda drammatica di Roberto Berardi si occuperà anche il parlamento europeo: Il deputato britannico Graham Watson, presidente dell’ALDE, l’Alleanza Liberale e Democratica per l’Europa, dopo aver letto su Africa ExPress la terribile storia ha annunciato un’interrogazione parlamentare alla commissaria europea degli Esteri baronessa Catherine Ashton. L’iniziativa potrebbe attirare l’attenzione della Corte Penale Internazionale con conseguenze imprevedibili per l’immagine di Teodoro e del figlio prediletto.
La Guinea Equatoriale è una delle peggiori dittature africane, retta fin dal 1979 dal più longevo dei tiranni africani. Pur essendo piccolissimo, è il terzo produttore di petrolio del continente. Il suo reddito pro-capite è enorme, superiore a quello di molti paesi sviluppati, ma oltre il 75% della popolazione (700 mila abitanti) sopravvive con meno di un dollaro al giorno. I miliardi di dollari all’anno incassati dallo Stato finiscono direttamente nei conti all’estero del dittatore e della sua famiglia.
Il potere degli Obiang si fonda sulla repressione sanguinosa e sistematica di qualsiasi dissenso, Teodoro è diventato presidente con un colpo di Stato contro lo zio, che, per altro, l’aveva promosso capo della polizia segreta.
Roberto Berardi aveva costituito una società di costruzioni con Teodorin. Quando si è accorto che c’erano degli ammanchi ha protestato e “l’amato figliuolo” l’ha sbattuto in galera.
Massimo A. Alberizzi
Massimo.alberizzi@gmail.com
Twitter @malberizzi
Nelle foto, dall’alto: Roberto Berardi, Graham Watson e Teodorin Obiang
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