Al Targui, l’assassino dei due giornalisti francesi in Mali, figura emergente del terrorismo nel Sahara

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Carla L. Leone
Nouakchott, 11 novembre 2013
Si chiama Abelkrim Al Targui, il comandandante della katiba Al Ansar, il gruppo terroristico che, secondo quanto dichiarato all’emittente mauritana Sahara Medias, è responsabile dell’assassinio di Ghislaine Dupont e Claude Verlon, i giornalisti francesi uccisi nel Mali del nord lo scorso 2 novembre.  Al Targui è il comandante che nel settembre 2010 ha fatto ammazzare Michel Germaneau, un espatriato francese catturato da Al Qaeda.

Abdelkrim Al Targui, ovvero “il Tuareg”, è appunto un arabo originario del Mali del Nord tra i 40 e 50 anni. È a capo della katiba Al Ansar fin dal 2005, quando un gruppo di jhiadisti algerini raggiunse il nord del Mali dando vita all’ AQMI, Al Qaeda nel Maghreb Islamico.

Qualche tempo dopo, il comandante dell’AQMI, l’emiro Abdelmalek Droukder, decide di creare una nuova brigata per il controllo del Mali settentrionale e di affidarne la guida proprio ad un tuareg. Sceglie Abdelkrim detto, appunto, “il Tuareg”. La nuova brigata si chiama “Al Ansar”, che significa “arabo dell’Azawad”. L’Azawad è la regione settentrionale del Mali, rivendicata dai separatisti tuareg.

L’AQMI opera nell’area del Sahel e ha diviso le sue zone di influenza in circa sette regioni tra il Magreb (soprattutto Algeria), il Niger, la Mauritania e il Mali. In ciascuna regione la lotta jhiadista è portata avanti da sottogruppi, detti appunto “katiba”. Nel caso del Mali Settentrionale ed in particolare nella zona di Kidal, dove sono stati rapiti i due francesi, la katiba che rivendica il controllo della zona è Al Ansar.

Secondo i contatti di Sahara Medias, Abdelkrim il Tuareg è un comandante potente e carismatico, capace spesso di compiere scelte indipendenti dalla linea di Al Qaeda nel Maghreb Islamico.

Carla Lucia Leone
carlalucialeone@hotmail.com
twitter @carlalucialeone

Nella foto in alto AAbdelmalek Droukder in basso Abdelkrim Al Targui

maxalb

Corrispondente dall'Africa, dove ho visitato quasi tutti i Paesi

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