Massimo A. Alberizzi
8 novembre 2013
Probabilmente spediva teschi e altri resti umani da una decina d’anni Giuseppe Favaro, l’italiano arrestato in Burundi perché nella sua casa sono stati ritrovati più di 40 crani e altre ossa umane. Favaro, che vive in Burundi da parecchi anni, usava un mezzo semplicissimo per vendere la sua mercanzia: ebay. La notizia pubblicata in Burundi da alcuni giornali è stata segnalata ad Africa ExPress da un giornalista che ha raccontato alcuni dettagli.
Martedì 29 ottobre un pacco attira l’attenzione di un agente della sicurezza dell’aeroporto internazionale di Bujumbura. La scatola, diretta in Tailandia, è appena passata sotto la macchina dei raggi x, regalata da poco allo scalo dalla Francia. L’immagine che compare sul video relativa a ciò che c’è dentro, mostra la sagoma di due teste umane,
Il collo è imballato con i sigilli delle poste burundesi, che avrebbe già dovuto controllare il contenuto, ma Albert Maniratunga, il direttore generale dell’agenzia che gestisce l’aviazione civile burundese, lo fa aprire ugualmente perché vuole vederci più chiaro. Il nome del mittente, Kassim Abdouiagiani, non gli giunge nuovo anche se non lo conosce personalmente. Si tratta di un buon cliente delle poste perché spedisce spesso pacchi e pacchetti all’estero.
Una volta aperto il collo, i funzionari della dogana si trovano davanti a una sorpresa: dentro ci sono due teschi e due mascelle umane. Il tutto ben conservato.
Il direttore ferma la spedizione e informa la polizia della raccapricciante scoperta. Cominciano le indagini. Da un lato si cerca di individuare Kassim Abdouiagiani, dall’altro di seguire l’iter del pacchetto, dalle mani del mittente, allo screening della polizia di frontiera.
Il funzionario dell’ufficio postale, Salvator Nizigama, spiega agli investigatori che quel signore, che lui conosce come Kassim, è un ottimo cliente. Dal 1999, di tanto in tanto, spedisce oggetti d’arte all’estero. Il 28 ottobre, racconta, è entrato nell’ufficio postale con due pacchi da spedire. Quando il funzionario gli ha chiesto di aprirli per controllare il contenuto, lui ne ha scartato uno solo. Si è scusato di non avere soldi sufficienti per spedirli entrambi. Quindi è uscito portandosi via un collo solo.
E’ tornato pochi minuti prima della chiusura dell’ufficio postale con una dozzina di pacchetti. Tutti contenenti oggetti d’arte, fuorché quello con dentro i teschi e le mascelle. A quell’ora la funzionaria che l’ha ricevuto allo sportello numero 9 era stanca e voleva andare a casa e ha controllato solo tre colli. Non ha trovato nulla di speciale e ha accettato la spedizione.
Solo l’indomani i pacchi sono stati portati all’aeroporto e passati sotto lo scanner, dove gli agenti della dogana e della polizia di frontiera hanno fatto la macabra scoperta. Kassim Abdouiagiani è stato identificato come Giuseppe Favaro, italiano, che inviava pacchi all’estero da almeno 15 anni. E stato arrestato per tentativo di esportazione di resti umani.
“Credevamo tutti che commerciasse in oggetti d’arte – ha commentano un italiano raggiunto al telefono a Bujumbura – anche se avevamo dei sospetti. Da un po’ di tempo molte tombe sono state profanate ed è lì probabilmente che Favaro si procurava la merce da vendere. Inoltre il Burundi è pieno di fosse comuni, residui della guerra civile. Procurarsi un teschio o uno scheletro non è difficile da queste parti”.
Antiche pratiche magiche in uso nell’Africa centrale sono legate a parti del corpo degli albini. Nel continente le persone affette da questa malattia (e ce ne sono parecchie, molte di più che in Europa) sono considerate creature indemoniate. Negli ultimi anni in Burundi e in Tanzania sono stati uccisi numerosi albini e i loro cadaveri sono stati trovati mutilati o privi degli organi interni utilizzati per preparare bevande prodigiose.
Ma queste pratiche non risultano in Asia, dove Favero spediva i suoi pacchi. Per altro in Europa molti studenti di medicina compravano teschi e scheletri veri per studiare le ossa. Ora in si utilizzano modelli di plastica. Dunque chi compra i teschi che presumibilmente Favaro faceva sottrarre dalle tombe burundesi? E che utilizzo hanno queste macabri reliquie?
In Burundi non c’è ambasciata italiana. La competenza è della nostra legazione a Kampala, in Uganda.
Massimo A. Alberizzi
Massimo.alberizzi@gmail.com
twitter @malberizzi
Nelle foto: in alto Giuseppe Favaro, di Scorzè, 56 anni. Quindi i due teschi sequestrati in aeroporto. Infine una foto del genocidio in Ruanda, Paese confinante con il Burundi. Non c’entra con la vicenda odierna. La pubblichiamo per mostrare che da quelle parti non è difficile procurarsi reliquie dei morti
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