DAL NOSTRO INVIATO
NAIROBI – La zona davanti al Westagate è stata transennata ed è stata montata un’alta parete di ondulato metallico per impedire di vedere cosa sta succedendo nel cantiere allestito davanti al centro commerciale. Impossibile per i giornalisti entrare nella zona protetta. Sono riuscito a rubare questo video (articolo successivo) poi il militare il capitano Daniel delle Forze speciali, quello che si alza e mi viene incontro negli ultimi fotogrammi, mi ha buttato fuori. Voleva arrestarmi. Poi forse si è reso conto che non era il caso. La battaglia è finita contro gli shebab ma non contro la stampa che da queste parti è temuta. Una fotografa della France Presse è stata arrestata ieri pomeriggio.
Si vuol tenere tutto segreto: le indagini per capire la dinamica dell’attentato e quelle per individuare i responsabili e i mandanti. La mancanza di informazioni certe e di affermazioni ridicole (i terroristi erano cinque) e contraddittorie (la sconfitta dei terroristi è stata data un giorno prima di quando sia poi avvenuta) non fa altro che alimentare le voci più strane e inverosimili, come quella che il commando jihadista sia rimasto rintanato nel centro commerciale alcuni giorni prima di colpire.
Sembra invece vera la notizia che i terroristi avessero affittato un negozio, che prima era occupato da Dixon, accanto all’entrata del supermercato Nakumatt. Un negozio che è rimasto chiuso per 3 o 4 mesi con la scusa che era in ristrutturazione.
Comunque, nonostante fossero terrorizzati dagli spari e in fuga, i clienti del centro commerciale hanno avuto il tempo di saccheggiare i negozi: il gioielliere ha parso tutto, come anche Expert una catena che vende telefonini e accessori. Al negozio di scarpe della catena Bata non è rimasto nulla. E’ stato colpito dai proiettili (non si sa bene se sia stato ferito o ucciso) un signore che tentava di scappare con un enorme televisore di ultimissima generazione.
Tra le notizie più curiose c’è quella che parla degli inquirenti hanno anche visitato il sistema fognario di Nairobi per controllare se qualcuno sia scappato attraverso le cloache. Sistema fognario? Peccato che a Nairobi non esiste un sistema fognario e i residui umani finiscono nei pozzi neri. Comunque la voce che qualche terrorista sia riuscito a scappare circola insistente. Ma ciò sarebbe stato possibile solo subito dopo l’attacco (tutto sabato pomeriggio) quando dal Westgate sono usciti in fuga decine di clienti. Alla sera c’era già un cordone di polizia che bloccava le porte di accesso.
Massimo A. Alberizzi
massimo.alberizzi@gmail.com.
twitter @malberizzi
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