DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE
NAIROBI – A Nairobi si sono celebrati i funerali di alcuni dei morti nell’attentato del Westgate. Nelle chiese cristiane, cattoliche, protestanti (qui ci sono molte confessioni diverse) e nelle moschee ci sono state funzioni religiose in ricordo di chi ha perso la vita per colpa di fanatici pazzi che credono così di andare in paradiso.
Molti cadaveri sono ancora all’obitorio e a disposizione degli inquirenti che da oggi sono al lavoro a tempo pieno. Ci sono investigatori francesi, tedeschi, britannici e l’FBI. Un funzionario del governo keniota ha spiegato che hanno raccolto anche campioni di DNA per vedere se si riesce ad avvicinarsi quanto più possibile a svelare l’identità dei terroristi.
I militari hanno rilasciato un video raccapricciante, girato da un elicottero e pubblicato anche su questo sito in un post precedente a questo, in cui si vede il terrazzo che ospitava un grande parcheggio crollato con decine di auto precipitate di tre piani. Altri video girati durante la battaglia del Westgate sono stati diffusi da persone che erano rimaste intrappolate nel centro commerciale ma poi sono riuscite a mettersi in salvo.
Ancora nessuna risposta alle domande quanti erano i terroristi? Da dove venivano? E come hanno fatto a portare così tante armi all’interno del centro commerciale?
Non è stato ancora possibile svelare il mistero sulla donna britannica, convertita all’islam che alcuni sostengono abbia fatto parte del commando terrorista. Samantha Lewthwaile, figlia di un militare ha 29 anni, tre figli ed è la vedova di uno dei kamikaze che si è fatto saltare nella metropolitana di Londra il 7 luglio 2005. L’Interpol ha confermato di avere accolto la richiesta dalla polizia keniota per emettere un mandato di cattura internazionale.
L’ipotesi di una sua presenza al Westgate era stata lanciata da un giornale popolare inglese, per la gioia dagli internauti che l’avevano ripresa su internet. Tra qualche giorno dovrebbe arrivare la risposta. Veramente Samantha era presente nel centro commerciale oppure è stata un’organizzatrice dell’attracco o come sostengono gli shebab stessi non c’entra nulla e il quotidiano britannico si è inventato tutto?
Il numero ufficiale dei morti resta fisso: 61 civili, 6 militari e 5 terroristi. I dispersi secondo la Croce Rossa sono 71. Non si riesce a capire perché nessuno lo aggiorni; la autorità hanno soltanto ipotizzato: “Sotto le macerie ci saranno decine di cadaveri”. Ieri pomeriggio nel complesso c’è stata un’esplosione provocata probabilmente da qualche armamento che i terroristi non sono riusciti ad utilizzare prima di morire. Il fumo è uscito ancora dal palazzo che, a vederlo da lontano dove siano stati relegati noi giornalisti, sembra intatto.
Non riprendo qui le ipotesi più strampalate che sono state fatte su twitter e sul web, come per esempio l’uso di gas letali da parte delle forze speciali keniote che avrebbero ucciso terroristi e ostaggi. Congetture di fantasia. Sono stati usati dei lacrimogeni, ma nessuno delle forze speciali incaricate di recuperare gli ostaggi e far fuori i terroristi, è entrato al Westgate con le maschere antigas.
Massimo A. Alberizzi
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