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Nairobi: ancora spari al Westgate. Dubbi sulla liberazione degli ostaggi che sarebbero “Tutti sani e salvi”

DAL NOSTRO INVIATO
NAIROBI – Alle 6:20 di questa mattina si sono udite provenienti dal Westgate raffiche di mitra e esplosioni. Gli scambi d’arma da fuoco sodo durati una ventina di minuti. Soldati in assetto di guerra si sono lanciati verso il centro commerciale assalito sabato dai terroristi Shebab, la filiale somala di Al Qaeda. Poco dopo un’ora altri militari sono penetrati nella cintura di sicurezza creata per tenere lontani i giornalisti portando i sacchi di plastica dove si chiudono i cadaveri e uscendo con almeno due barelle con corpi esanimi.

Le operazioni per sloggiare i terroristi e liberare gli ostaggi sono cominciate ieri mattina all’alba. Le forze di sicurezza keniote, sostenue da non meglio identificati “militari di Paesi amici” hanno assaltato l’enorme parallelepipedo di cemento e vetro che ospita il centro commerciale Westgate. La resistenza dei jihadisti si è dimostrata più dura di quanto si fosse previsto. Durante tutta la mattina ci sono stati scontri con scambi di colpi d’arma da fuoco, ma intorno alle 4 del pomeriggio c’è stata una vera battaglia dorata una mezzoretta.

Dopo di che dal complesso si è sollevata una nuvola di fumo nero e denso che ha continuato a svilupparsi fino a dopo mezzanotte. Sembrava che tutto fosse finito e il blitz concluso e un portavoce del governo annunciava che tutti gli ostaggi erano sani, salvi e liberi.

Un’affermazione che ha lasciato perplessi i giornalisti. Per arrivare al Westgate ci sono quattro strade e sono tutte presidiate dai reporter, con le televisioni che fanno turni di 24 ore su 24. Nessuno di noi ha visto passare gli ostaggi che sarebbero stati liberati. E’ anche poco credibile che dopo una battaglia udita chiaramente, con scoppi e detonazioni di forte intensità, i terroristi si siano limitati a combattere e non si siano fatti scudo degli ostaggi.

Uno dei portavoce degli shebab, Abu Omar, aveva annunciato ieri sera che il commando jihadista aveva ucciso tutti gli ostaggi, un numero imprecisato di soldati kenioti uccisi e “quattro ebrei”, il riferimento è agli agenti israeliani che hanno partecipato al raid.

Smentita da alcuni poliziotti intervistati ieri notte la presenza di donne nel commando.”Sono tutti uomini”, ha spiegato un ufficiale che alla domanda “quanti sono?”, ha risposto: “Nessuno lo sa”.

Massimo A. Alberizzi
massimo.alberizzi@gmail.com
twitter @malberizzi

Nelle foto: fumo dal Westgate, agenti in azione sabato subito dopo l’assalto e forze speciali prima dell’attacco di ieri

maxalb

Corrispondente dall'Africa, dove ho visitato quasi tutti i Paesi

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