DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE
NAIROBI – Le fonti ufficiali insistono nel sostenere che i terroristi sono stati sconfitti e il centro commerciale Westgate, assalito sabato poco prima delle 13, cioè nell’ora di massima affluenza, è stato quasi del tutto messo in sicurezza e la maggior parte degli ostaggi portato in salvo. La conclusione delle operazioni è prevista entro poche ore. Ma ai giornalisti assiepati in una strada laterale, dove sono stati cacciati dai servizi di sicurezza, risulta qualcosa di diverso.
I terroristi che sono in numero imprecisato, sono ancora asserragliati nel centro commerciale e usano gli ostaggi come scudi umani. Un gruppo, per esempio, è barricato degli uffici della Barckeys Bank ed è protetto perfino dai vetri anti rapina dell’istituto di credito.
Secondo testimonianze raccolte tra i militari che sono entrati nel palazzo, i terroristi hanno piazzato cinture esclusive indosso agli ostaggi, alcuni dei quali sono stati legati ai pilastri del palazzo. Mi hanno mostrato alcune foto raccapriccianti con persone sgozzate chiaramente a sangue freddo. Secondo quanto raccontato da un militare, sarebbe stato sgozzato anche un bambino di 7/8 danni.
Mentre è confermato che consiglieri israeliani hanno aiutato i vertici delle truppe keniote a pianificare l’assalto, si è sparsa la notizia, impossibile da confermare che una ventina di soldati sono stato uccisi durante il blitz.
Tra gli intrappolati nel centro commerciale potrebbe esserci anche un italiano. La sua automobile è ferma del parcheggio sotterraneo del palazzo.
Gli shebab lanciano twitt agghiaccianti. Minacciano i giornalisti che secondo loro li denigrano e manifestano il loro odio verso gli infedeli: “Nessun espatriato – scrivono in un loro messaggio – può da oggi considerarsi sicuro a Nairobi”. Hanno anche pubblicato la lista degli assalitori, quasi tutti appartenenti alla daspora, dalla quale i evince che la maggior parre di loro abbia passaporto americano: Ahmed Mahamed Issa, 22 anni, Saint Paul, Minnesota, USA; Abdifatax Usman Kaynadid, 24, Minneapolis, USA; Mustafa Nuraddiin, 27, Kansas, USA;
Qassim Said Mussae, 22, Garissa, Kenya; Ahmed Nasser Shirdon, 25, Hargeysa, Somaliland; Ismail Guled, 23, Helsinki, Finlandia; Sayid Nur, 25, Kismayo, Somalia; Abdiesaq Mowlid, 25, Ontario, Canada.
Massimo A. Alberizzi
twitter @malberizzi