Volontari italiani diretti a Gaza bloccati in Egitto da diciotto giorni

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Cinque volontari italiani sono bloccati da 18 giorni ad Alessandria d’Egitto, teatro di violenti scontri tra sostenitori e oppositori dell’ormai ex presidente Morsi. Stefano Rebora, Valentina Gallo Afflitto, Alvaro Daniel Gando Saenz, Claudia D’Intino e Sandra Vernocchi, membri della Onlus Music for Peace di Genova, sono partiti il 22 giugno dall’Italia diretti a Gaza con un carico di aiuti umanitari, ma il loro viaggio si è interrotto perché le autorità egiziane rifiutano l’autorizzazione al passaggio.

Il blocco viola l’articolo 23 della Quarta Convenzione di Ginevra, che prevede un canale preferenziale per il transito dei convogli umanitari e l’attesa prolungata rischia di far deperire gli aiuti, che giacciono in sei container sotto il sole nel porto di Alessandria. Il convoglio, infatti, oltre ad attrezzature mediche e un’autoambulanza, trasporta beni di prima necessità e circa duecentomila euro di medicinali destinati alla popolazione della Striscia.Music for peace scatoloni medicinali

Gli operatori si trovano al momento in un palazzo al centro della città, da cui si muovono solo in determinate ore. L’ambasciata italiana insiste perché lascino l’Egitto, mentre i volontari chiedono che la Farnesina interceda con le autorità egiziane perché permettano il passaggio, vista la ragione umanitaria del viaggio.

L’associazione Music for Peace ha già effettuato due missioni a Gaza, nel 2009 (cui si riferiscono le due foto che pubblichiamo) e nel 2012, con l’obiettivo di distribuire generi di prima necessità e promuovere la solidarietà concreta. Fondata nel 1994 da Stefano Rebora, direttore artistico di locali notturni, Music for Peace intende sensibilizzare l’opinione pubblica, e in particolare i giovani, sulle violazioni dei diritti umani e attivare così raccolte fondi da destinare alle popolazioni che vivono in terre di conflitto.

Federica Delogu
federicachiara.delogu@gmail.com

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