Un gruppo di soldati americani è arrivato in Mali e si è sistemato nella base militare di Amchach, una località situata all’estremo nord del Paese, vicino Tessalit. Lo stringer di Africa Express in Mauritania, Abdallah Mohamadi, ha spiegato che l’ingresso dei soldati americani è avvenuto all’inizio della settimana con “il totale consenso” delle forze francesi. Secondo le fonti che hanno fornito la notizia, il dispiegamento del contingente statunitense nel nord del Mali continuerà fino alla fine del mese e toccherà differenti zone del nord.
Un paio di diplomatici occidentali, né francesi, né americani, contattati a Bamako, hanno spiegato che fino a pochi mesi fa la concorrenza tra americani e francesi nell’Africa sub sahariana era durissima, tanto che Parigi aveva di fatto impedito agli americani di realizzare una propria base in Mali. Per altro era stato bocciato anche il progetto francese di realizzare l’installazione militare che Parigi chiedeva da tempo. Libia e Algeria, fino a ieri, non vedevano di buon occhio una struttura permanente nella zona, a ridosso delle loro frontiere.
Le prospettive sono cambiate dall’anno scorso quando gli islamisti hanno conquistato il nord del Mali e quando la base di Amchach è passata dal controllo dell’esercito regolare a quello dei ribelli di Ansar Dine che assieme agli altri gruppi fondamentalisti (compresa Al Qaeda nel Maghreb Islamico, AQMI), da lì hanno lanciato gli attacchi per occupare Kidal, Gao e Timbuctù.
Massimo A. Alberizzi
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