Kenya: Amref non solo Flying Doctors. Ora anche insegna

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Paola Ferrara, direttore
 comunicazione
di AMREF Italia,
 ha inviato questa nota
ad Africa ExPress

Era il 1957 quando il dottor Wood, che sapeva non solo pilotare un aereo ma anche manovrare bene tra le parti del corpo umano, pensò di fare la somma delle sue competenze e… scoprì di essere un Flying Doctor, cioè un medico che per raggiungere in tempo utile le vite da salvare nei villaggi remoti del continente in cui si trovava, l’Africa, doveva volare rispondendo ad un SOS giunto via radio.

Così dei piccoli Cessna cominciarono a portare chirurghi, ortopedici, urologi, ginecologi ma anche strumentazione medica e farmaci in terre aride e lontane, dove il camice bianco arrivava dal cielo, come un messia. AMREF è figlia di quell’intuizione e di quella passione medica e ancora oggi punta sull’innovazione per portare sulla soglia di casa – di solito una capanna – il diritto alla salute.
 
Già i Flying Doctors portavano con sé un know-how medico-sanitario essenziale per la vita delle comunità, che trattenevano le informazioni necessarie a sopravvivere. La formazione “porta a porta” faceva parte del bagaglio di questi operatori che ancora oggi, nelle strutture che ospitano le loro visite mensili, formano il personale in loco.

Formazione a domicilio che diventa ora anche e-learning: una nuova pista di atterraggio per i medici di AMREF che oggi formano centinaia di giovani di aree remote, grazie alle piattaforme virtuali, vetrine di saperi e trampolino di nuove prospettive.

Dal 2007, anno in cui nasce la AMREF Virtual Training School (AVTS), sono stati 259 gli studenti che hanno potuto migliorare il proprio livello di studio, aggiornando esperienze e conoscenze per essere più preparati ad affrontare le emergenze delle comunità rurali.

Dal primo corso del 2007 l’AVTS è cresciuta fino ai sei attualmente offerti, che vanno dalla licenza superiore alla laurea. Dai 50 studenti del primo anno, siamo arrivati oggi ai 390 allievi a distanza in tutto il Kenya: l’AVTS è oramai un centro di eccellenza per le scienze medico-infermieristiche che rende accessibile – sia economicamente che geograficamente – la formazione continua.infermiera con pupo

Oltre al Kenya, Amref sta sperimentando le piattaforme e-learning in Tanzania e Uganda. Il modello comprende anche lezioni in classe e tirocinio per compensare il gap clinico che esiste per alcune categorie di professionisti e anche per evitare di causare lunghe interruzioni dei servizi medico-sanitari che impoverirebbero ulteriormente il già difficile accesso della popolazione ai centri di salute. E in particolare delle donne in età riproduttiva che sono al centro della campagna Stand Up for African Mothers di AMREF.

La campagna ha l’obiettivo di formare 15.000 ostetriche in 3 anni per combattere seriamente la mortalità materna. Sono162.000 le donne che ogni anno in Africa sub-sahariana muoiono durante la gravidanza o il parto: un dato inaccettabile perché dare vita non può causare percentuali così alte di morte. Un’ostetrica al momento giusto fa la differenza tra vita e morte nel ciclo riproduttivo di una donna, soprattutto nelle aree rurali. E la formazione a distanza rende accessibile l’aggiornamento professionale qualificato anche nelle zone più remote del continente.

Gli ultimi 32 studenti registrati alla piattaforma e-learning di AMREF hanno avuto una performance eccellente superando gli esami con una percentuale di 81.25 per cento contro il 73.94 della media nazionale. 

Se uniamo i puntini … viene fuori un E(xcellent)-doctor.

Paola Ferrara
Direttore Comunicazione AMREF Italia

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