Ogni giorno un massacro in Nigeria. Questa volta sotto accusa un gruppo religioso, satanico e esoterico, Ombatse, conosciuto da anni ma dai contorni non troppo definiti. Gli agentiĀ stavano cercando di arrestare i suoi leader, sospettati di omicidi rituali, rapimenti, stupri e di conversioni forzate, quando sono caduti in unāimboscata. Almeno 46 sono stati uccisi e i loro corpi sono stati bruciati,Ā Ā ma il bilancio potrebbe aumentare dato lāalto numero di feriti alcuni gravi.
Gli investigatori sospettano che gli Ombatse si siano alleati con gli integralisti musulmani di Boko Haram, il gruppo che dal 2009 ha dichiarato guerra al governo centrale e che intende fare della Nigeria uno stato islamico.
La carneficina degli Ombatse ĆØ avvenuta nel villaggio di Elakyo, non lontano da Lafia, la capitale dello stato di Nassarawa, nella Nigeria centrale.
Nellāex colonia britannica le religioni dominanti sono il cristianesimo e lāislam, ma nascono e diventano rigogliose centinaia di sette che si rifanno alle tradizioni pagane, animiste e sataniche,
I membri della setta Ombatse, parola che vuol dire āĆØ arrivato il momentoā, appartengono allāetnia Eggon e si propongono di purificare la societĆ dai vizi e dai peccati (da qui si pensa alla comunitĆ di intenti con Boko Haram). In particolare combattono lāalcol, lāadulterio. Gli uomini vestono di nero e le donne sono relegate a un ruolo assai marginale e per loro ĆØ vietato partecipare a qualsiasi cerimonia.
Il numero dei fedeli ĆØ incerto. Sono attivi da un poā di anni ma la legge si occupa di loro da poco, da quando cioĆØ sono cominciati i sospetti di conversioni violente. Solo recentemente le accuse hanno cominciato a prendere corpo. In novembre tre agenti sono stati uccisi quando la polizia ha fatto irruzione in un edificio dove si stava svolgendo la cerimonia di iniziazione e pochi giorni dopo, quando in una battaglia tra gruppi rivali, gli Ombatse hanno ucciso una decina di avversari e distrutto diverse abitazioni.
Massimo A. Alberizzi
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Ā Nella foto alcuni dei corpi massacrati