Dopo mesi di stasi, scaramucce assalti, imboscate o scontri veloci, riprende alla grande la guerra in Sudan, per il controllo del Darfur, del Sud Kordofan e del Blue Nile. . Gli uomini del JEM (Justice and Equality Movement) si stanno avvicinando a Khartum e ieri hanno conquistato la città di Um Rawaba, nel Nord Kordofan, a est di El Obeid e a 500 chilometri dalla capitale. I portavoce del JEM hanno confermato la notizia negando violenze sulla popolazione civile e saccheggi. Al contrario lo stringer di Africa ExPress da Khartum ha invece confermato che secondo informazioni raccolte via telefono, i ribelli quando sono entrati a Um Rawaba hanno razziato il mercato e alcune banche.
Nessuno dei leader ribelli ha confermato che l’obbiettivo sia la capitale sudanese ma l’attacco di ieri segue nelle ultime settimane una demoltiplicazione degli scontri.
Gibril Adam, uno dei portavoce del JEM, citato dalla Reuters e da Al Jazeera, ha sostenuto che l’attacco intende “sfibrare il governo per arrivare all’obiettivo finale di farlo cadere”.
Nel 2011 il JEM, che lotta per l’autodeterminazione delle tre province occidentali che formano il Darfur, ha stretto un’alleanza con l’SPLM-N (Sudan People’s Liberation Movement – North) che combatte nel Sud-Kordofan e nel Blue Nile, province meridionali che chiedono di congiungersi al Sud Sudan. Insieme i due movimenti hanno costituito l’SRF (Sudanese Revolutionary Front). Con la lotta armata, intendono rovesciare il governo del presidente Omar Al Bashir e togliere il potere alle tre tribù arabe che ora lo controllano strettamente.
Finora i ribelli hanno impegnato l‘esercito in combattimenti isolati ma l’intensificazione degli scontri nelle ultime settimane indica che qualcosa sta cambiando. Tra l’altro il governo sudanese ha aperto negoziati con l’SPLM-N nel tentativo di rompere l’accerchiamento. Ma non sembra per ora ci sia riuscito. E’ impossibile che il JEM abbia potuto attaccare e conquistare Um Rawaba senza l’aiuto determinante degli alleati.
Nel 2008 un gruppo di miliziani del JEM dopo aver attraversato il deserto per un migliaio di chilometri attaccò ed entrò a Omdurman, una delle tre città satellite che formano Khartoum. I ribelli furono fermati poco prima di raggiungere il palazzo presidenziale.
Massimo A. Alberizzi
massimo.alberizzi@gmail.com
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Nelle foto: miliziani del JEM e un villaggio distrutto dai governativi in Sud Kordofan
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