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Un altro giornalista ucciso in Somalia: è il quarto da inizio anno

Un altro giornalista assassinato a sangue freddo in Somalia. E’ il quarto dall’inizio dell’anno. Questa volta preso di mira un cronista della radio nazionale, Mohamed Ibrahim Rage, molto conosciuto dagli ascoltatori dell’emittente che l’avevano soprannominato “l’onesto”. Secondo il suo collega Mohamed Abdullahi Haji, un paio di uomini armati si sono introdotto nella casa del giornalista è l’ha ammazzato sparandogli una gragnola di colpi. Nei giorni scorsi aveva ricevuto minacce di morte.

Secondo alcuni media locali che hanno raccontato la sua storia, viveva all’estero dal 2009 per le minacce ricevute. Era andato a Kampala dove comunque aveva continuato a lavorare per la Radio Nazionale Somala come corrispondente dall’Uganda. Da poco però era rientrato in Somalia per servire il suo Paese. Lascia la moglie e due figli

L’inviato speciale dell’Unione Europea per la Somalia, Michele Cervone d’Urso, ha condannato iòl brutale omicidio di Mohamed Ibrahim Rage è ha espresso le più sincere condoglianze alla famiglia, ai colleghi e agli amici del giornalista.Il lavoro di giornalista è pericolosissimo a Mogadiscio. L’ultimo reporter, Abdi Hareed Osman di Radio Shabelle, era stato ucciso il 18 gennaio. L’hanno scorso sono stati ammazzati 18 operatori dell’informazione molti dei quali attesi dai killer per strada o davanti alla loro casa. Obbiettivi precisi da parte di chi vuole tappare la bocca alla stampa.

Il lavoro di giornalista è pericolosissimo a Mogadiscio. L’ultimo reporter, Abdi Hareed Osman di Radio Shabelle, era stato ucciso il 18 gennaio. L’hanno scorso sono stati ammazzati 18 operatori dell’informazione molti dei quali attesi dai killer per strada o davanti alla loro casa. Obbiettivi precisi da parte di chi vuole tappare la bocca alla stampa.

Reporter senza Frontiere in un comunicato sottolinea che nella capitale somala la sicurezza è certamente  migliorata, “ma la città continua a essere uno dei posti più pericolosi al mondo per i giornalisti”.

Il governo ha lanciato appelli per sensibilizzare la popolazione sul valore dell’informazione e ha invitato a fornire informazioni sui killer di giornalisti. Ha offerto una taglia di 50 mila dollari (più o meno 38 mila euro) per chi fornirà informazioni che portino alla cattura degli assassini dei reporter. Molti dei quali ora vivono nel terrore di essere ammazzati.

La settimana scorsa kamilaze hanno attaccato il complesso del tribunale di Mogadiscio provocando 35 morti tra cui un giornalista e il mese scordo in un attentato contro il capo dei servizi di sicurezza è stato ucciso un radio reporter.

Massimo A. Alberizzi
massimo.alberizzi@gmail.com
twitter @malberizzi

maxalb

Corrispondente dall'Africa, dove ho visitato quasi tutti i Paesi

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