Speciale per Africa ExPress
Cornelia I. Toelgyes
Quartu Sant’Elena, 6 marzo 2015
Il Regno del Lesotho, il piccolo Stato completamente circondato dalla repubblica del Sudafrica, ha finalmente un nuovo governo. La popolazione si è recata alle urne il 28 febbraio 2015 per eleggere i 120 rappresentanti dell’Assemblea nazionale. Un voto anticipato, dopo il tentato colpo di Stato della scorsa estate (http://www.africa-express.info/2014/08/30/colpo-di-stato-lesotho-il-primo-ministro-fuga-sudafrica/). Su consiglio dell’allora primo ministro, Tom Thabane, il re Letsie III aveva sciolto il parlamento. Nessuno dei partiti ha potuto incassare una vittoria eclatante e perciò è stato necessario formare un governo di coalizione con cinque partiti.
The All Basotho Convention, il partito dell’ex primo ministro Thabane, si è piazzato al secondo posto, guadagnando 46 seggi.
Il Democratic Congress, guidato da Pakalitha Mosisili è “il vincitore” con 47 seggi e forma una maggioranza insieme ad altri partiti minori che insieme hanno conquistato 61 seggi.
Mothejoa Metsing avrà nuovamente l’incarico di vice primo ministro. Il suo partito, Lesotho Congress for Democracy fa parte della nuova coalizione con 12 seggi in parlamento.
Durante la tornata elettorale i militari sono stati confinati nelle caserme. Quattrocentosettantacinque agenti di polizia hanno garantito la sicurezza e, secondo gli osservatori, le votazioni si sono svolte in modo tranquillo e regolare.
Questi sono i seggi ottenuti dai vari partiti, informazione diramata da Lesotho’s Independent Electoral Commission:
- Democratic Congress (DC): 47
- All Basotho Convention (ABC): 46
- Lesotho Congress for Democracy (LCD): 12
- Basotho National Party (BNP): 7
- Popular Front for Democracy (PFD) – 2
- Reformed Congress of Lesotho (RCL) – 2
- Quattro altri partiti (BCP, LPC, MFP, NIP) – 1 ciascuno
Il regno del Lesotho (che in bantu significa: il popolo che parla la lingua sothu), è una monarchia parlamentare. I rapporti tra il re Letsie III, i partiti e l’esercito sono fragili, ma stabili. Il Paese conta poco più di due milioni di abitanti e il 40 percento della popolazione vive con meno di 1,25 dollari al giorno. La maggior parte è cristiana, il 15 per cento animista, mentre solo il 5 per cento è musulmana. Economicamente è uno dei Paesi meno sviluppati al mondo; la sua economia dipende quasi esclusivamente dal Sudafrica.
Il tasso di propagazione del virus HIV è uno tra i più alti del mondo: un abitante su tre (compreso donne e bambini) ne è affetto.
Anche se durante il periodo pre-elettorale i politici si sono dimostrati più maturi del previsto, il piccolo regno necessita di riforme istituzionali urgenti, come, per esempio, chiarire quale sia il ruolo della polizia e quello delle forze armate e, non ultimo, il compito e il ruolo dell’opposizione in parlamento. Infatti, annunciando il risultato del voto, la Commissione ha esortato tutti partiti a mettere in disparte una volta per tutte l’intolleranza politica.
Il Lesotho ha bisogno di uno sviluppo economico preciso ed è necessario creare nuovi posti di lavoro per i giovani. Non sarà facile per questo nuovo governo, visto che il primo ministro uscente è all’opposizione con 46 seggi.
Cornelia I. Toelgyes
corneliacit@hotmail.it
@cotoelgyes