Nostro Servizio Particolare
Cornelia I. Toelgyes
Quartu Sant’Elena, 19 agosto 2014
I diciassette ammalati di ebola, scappati dal reparto di isolamento dell’ospedale nel quartiere povero di West Point, alla periferia di Monrovia, capitale della Liberia, dopo l’attacco di una gang di giovani, sono ritornati spontaneamente nel reparto di isolamento. Ne abbiamo parlato ieri nel nostro articolo http://www.africa-express.info/2014/08/18. La notizia è stata confermata dalle autorità liberiane.
Ebola non intende comunque ritirarsi. Secondo l’ultimo bollettino dell’Organizzazione Mondiale alla Sanità, i morti uccisi dal terribile virus sono 1229, gli ammalati 2240.
Guinea: 543 casi e 394 morti
Liberia: 834 casi e 466 morti
Sierra Leone: 848 casi e 385 morti
Nigeria: 15 casi e 4 morti
Tra il 14 e il 16 agosto ci sono stati 84 nuovo decessi, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità. L’epidemia durerà ancora altri sei mesi. Difficile controllare un virus così potente, un killer, che uccide chi intralcia la sua strada.
Mentre il ministro all’informazione della Liberia, Lewis Brown, in un comunicato stampa ha raccontato che “i 17 fuggitivi sono stati trasferiti nel reparto di isolamento del John F Kennedy Memorial Medical Center a Monrovia . Inoltre ha aggiunto – i tre medici, contagiati dal virus stanno migliorando di giorno in giorno grazie a ZMapp”.
ZMapp è un siero sperimentale, prodotto da una piccola casa farmaceutica americana, estratto dalle foglie di tabacco. La settimana scorsa l’OMS ha data il via libera alla somministrazione del medicinale ancora in fase di sperimentazione anche al personale sanitario liberiano affetto dal virus killer.
Attualmente sono sotto terapia con ZMapp anche il medico americano Kent Brantly e la missionaria Nancy Writebo , che hanno contratto il virus in Liberia e giorni fa sono stati trasferiti negli Stati Uniti.
Cornelia I. Toelgyes
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