Altro colpo grosso, ancora però da confermare, quello messo a segno dalle truppe ciadiane in Mali. La “primula rossa” dell’islamismo del Sahel, ex numero due di Al Qaeda nel Maghreb Islamico e leader del gruppo da lui fondato di recente,”Brigata dei Firmatari con il Sangue”, Muktar Belmuktar, sarebbe stato ucciso durante il bombardamento della sua base, sulle montagne dell’Adrar de Ifhogas al confine tra Mali e Algeria. Con lui sarebbero stati ammazzati diversi suoi compagni che si erano asserragliati nella base presa d’assalto dalle truppe ciadiane e bombardata dagli aerei francesi.
Muktar Belmuktar a fine gennaio aveva rivendicato l’assalto all’impianto per l’estrazione di gas in Algeria costato la vita ad almeno 37 ostaggi. La notizia della sua morte è stata data dalla televisione di Stato ciadiana e non è stata confermata da fonti indipendenti. L’annuncio della sua morte arriva appena un giorno dopo le dichiarazioni del presidente ciadiano Idriss Deby secondo cui un altro leader terrorista, trafficante di droga e di esseri umani numero due di AQMI Abdelhamid Abou Zeid, alias Mr Malboro, sarebbe stato ucciso in combattimento.
Muktar Belmuktar da una ventina d’anni è conosciuto come uno dei più sanguinari jahedisti del Sahara. Lui e suoi uomini si sono arricchiti con gli ingenti riscatti pagati dagli occidentali per liberare i loro cittadini rapiti. La sua morte di è stata annunciata diverse volte e poi sempre smentita dai fatti; da qui il nome di “Primula Rossa del Sahara” appiccicatagli dai suoi uomini secondo cui il capo terrorista è protetto direttamente da Allah.
Massimo A. Alberizzi
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Nella prima foto un’auto carbonizzata da un missile francese, sotto Muktar Belmuktar in un video ripreso da Sahara Media. Senza turbante, vuol dire che è pronto a morire per la jihad